Malagrotta: Alemanno chiede una proroga a Marrazzo
Il Sindaco: “è inaccettabile aprire una nuova discarica nella stessa zona”. All'Ama un mandato per reperire e mettere in funzione entro la fine del 2009 una nuova discarica di proprietà pubblica
Redazione
11 dicembre 2008 15:58
R imandare di un anno la chiusura della discarica di Malagrotta. E' quanto ha chiesto ufficialmente il Sindaco di Roma Gianni Alemanno al presidente della Regione Piero Marrazzo.
Il primo cittadino romano segue quindi la strada di Walter Veltroni che per tre volte, nel corso dei suoi due mandati, ha chiesto proroghe per l'apertura di Malagrotta.
In una nota diffusa dal Campidoglio si legge: “è inaccettabile aprire una nuova discarica nella stessa zona di Malagrotta e in un'area di proprietà dello stesso imprenditore Manlio Cerroni, che già gestisce l'impianto attuale. Contestualmente il sindaco Alemanno ha dato mandato all'Ama di individuare e mettere in funzione entro la fine del 2009 una nuova discarica di proprietà pubblica, in attesa che il Piano regionale dei rifiuti venga adeguato per poter porre definitivamente termine allo smaltimento dei rifiuti attraverso il conferimento in discarica, con la creazione di nuovi impianti e con l'aumento della raccolta differenziata”.
Una richiesta che trova la disponibilità del presidente Marrazzo: “come in passato anche in questo caso valuterò la richiesta del sindaco Alemanno perché non ho mai immaginato che si potesse chiudere Malagrotta senza avere prima un'alternativa”.
Pesanti critiche alla richiesta di proroga di Alemanno giungono dai Verdi. “Avevamo segnalato da tempo che la realizzazione dell’impianto di gassificazione non avrebbe risolto i problemi relativi al funzionamento della discarica. Ora i fatti ci danno ragione”.
Intanto regna l'incertezza sulla Tari, la tassa sui rifiuti, ieri oggetto di voci d'aumento, diffusesi con un'intervista all'assessore all'Ambiente De Lillo, smentite però con una nota dal Sindaco Alemanno. “All'inizio di quest'anno non è previsto alcun aumento delle tariffe ordinarie”. A questa nota è seguita la puntualizzazione di De Lillo: “non abbiamo alcuna intenzione di aumentare la Tari. Anzi, una volta concluso il piano industriale dell'Ama e chiuso il ciclo dei rifiuti, saremo in grado di ridurla”.
Il primo cittadino romano segue quindi la strada di Walter Veltroni che per tre volte, nel corso dei suoi due mandati, ha chiesto proroghe per l'apertura di Malagrotta.
In una nota diffusa dal Campidoglio si legge: “è inaccettabile aprire una nuova discarica nella stessa zona di Malagrotta e in un'area di proprietà dello stesso imprenditore Manlio Cerroni, che già gestisce l'impianto attuale. Contestualmente il sindaco Alemanno ha dato mandato all'Ama di individuare e mettere in funzione entro la fine del 2009 una nuova discarica di proprietà pubblica, in attesa che il Piano regionale dei rifiuti venga adeguato per poter porre definitivamente termine allo smaltimento dei rifiuti attraverso il conferimento in discarica, con la creazione di nuovi impianti e con l'aumento della raccolta differenziata”.
| Non ho mai immaginato che si potesse chiudere Malagrotta senza avere prima un'alternativa |
Una richiesta che trova la disponibilità del presidente Marrazzo: “come in passato anche in questo caso valuterò la richiesta del sindaco Alemanno perché non ho mai immaginato che si potesse chiudere Malagrotta senza avere prima un'alternativa”.
Pesanti critiche alla richiesta di proroga di Alemanno giungono dai Verdi. “Avevamo segnalato da tempo che la realizzazione dell’impianto di gassificazione non avrebbe risolto i problemi relativi al funzionamento della discarica. Ora i fatti ci danno ragione”.
Intanto regna l'incertezza sulla Tari, la tassa sui rifiuti, ieri oggetto di voci d'aumento, diffusesi con un'intervista all'assessore all'Ambiente De Lillo, smentite però con una nota dal Sindaco Alemanno. “All'inizio di quest'anno non è previsto alcun aumento delle tariffe ordinarie”. A questa nota è seguita la puntualizzazione di De Lillo: “non abbiamo alcuna intenzione di aumentare la Tari. Anzi, una volta concluso il piano industriale dell'Ama e chiuso il ciclo dei rifiuti, saremo in grado di ridurla”.
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11 dicembre 2008 15:58
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