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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Reggiani, aumenta la pena per Mailat: è ergastolo

In primo grado erano stati 29 gli anni di carcere assegnati al 29enne romeno colpevole delle violenze di Tor di Quinto. Oggi la corte d'appello ha invece inflitto l'ergastolo. Il suo legale aveva chiesto l'assoluzione

Carcere a vita e non più “solo” 29 anni. Si aggrava in secondo grava la pena inflitta a Romulus Mailat il romeno accusato di aver violentato e ucciso Giovanna Reggiani nella stazione di Tor di Quinto il 30 ottobre 2007.

La sentenza è stata emessa oggi dalla prima corte d'Assise d'appello di Roma che ha anche stabilito che dovranno essere corrisposti 500.000 euro di risarcimento all'ammiraglio Giovanni Gumiero.

In aggiunta Mailat dovrà vivere in isolamento diurno per sei mesi. Neanche una delle attenuanti richieste è stata concessa. Il legale di Mailat, Piero Piccinini, aveva chiesto l'assoluzione.

In primo grado erano stati 29 gli anni di condanna perchè nelle valutazioni della terza corte d’assise l’omicidio era stato definito “un fatto scellerato, ma dovuto allo stato di completa ubriachezza e all’ira”.

I LEGALI
Il procuratore generale Alberto Cozzella che aveva chiesto l'ergastolo è soddisfatto ma chiede di continuare le indagini: “E' una sentenza giusta, nei termini in cui l'avevo sollecitata. Vi erano elementi solidi su cui fondare questa decisione e la Corte ha colto nel segno. E' giusto trasmettere gli atti al pm di Roma per continuare le indagini su questo caso".

Tommaso Pietrocarlo, legale del marito della Reggiani parla di “prove schiaccianti e di decisione giusta”. Prende atto della sentenza l'avvocato che ha difeso Mailat: “Voglio aspettare il deposito delle motivazioni per commentare questa sentenza. Certo è che ci sono state due decisioni sfavorevoli, e bisogna prenderne atto. Se bisogna fare delle critiche, occorre vedere l'iter logico seguito dalla Corte".

LE REAZIONI
Il Sindaco Alemanno ha espresso soddisfazione per la sentenza: “L'ergastolo interpreta pienamente il sentimento di giustizia non solo della famiglia della vittima ma di tutti i cittadini romani. Questa sentenza sia di monito rispetto ad ogni tentazione di abuso delle donne della nostra città".

Pensa al dolore della famiglia invece Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma: “A livello giudiziario si chiude oggi la dolorosa vicenda dell'omicidio della signora Giovanna Reggiani. In un Paese dove la giustizia è lentissima questo è sicuramente un bene. Rimane l'immenso dolore della famiglia della vittima alla quale vogliamo nuovamente far sentire la nostra vicinanza". Zingaretti aggiuunge che “a livello sociale, politico e culturale, molto va fatto per evitare che così aberranti episodi di violenza si ripetano, come invece sta accadendo a livelli drammatici negli ultimi mesi".

Soddisfatto il capogruppo Pdl alla Camera Dario Rossin: “"Questa sentenza è un ulteriore segnale nella direzione della certezza della pena, della condanna di atti crudeli e assurdi, che non meritano attenuanti né giustificazione alcuna. La tragica notte dell'omicidio ha gettato nell'oscurità la capitale, facendola trasalire e scoprire insicura: una realtà che le era stata sempre celata".



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