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Cronaca

Le mani della mafia su Roma: estradati in Italia due luogotenenti del clan Rinzivillo

L'operazione Druso ed Extra Fines ha portato all'arresto di 36 sodali dell'associazione mafiosa

Sono giunti all’Aeroporto Internazionale di Roma Fiumicino, a conclusione dell’iter di estradizione dalla Germania, Paolo Rosa e Ivano Martorana, entrambi gelesi da tempo residenti a Colonia, catturati dalla Polizia Criminale tedesca in collaborazione con personale del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma e della Squadra Mobile di Caltanissetta, nell’ambito della vasta operazione antimafia che, il 4 ottobre scorso, ha portato in carcere 36 soggetti, indagati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, plurimi episodi di estorsione e detenzione illegale di armi, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti, intestazione fittizia di società al fine di eludere la normativa antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniali e traffici di droga.

Operazione Druso ed Extra Fines

L’indagine, coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e disposta dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Caltanissetta, ha consentito di fare luce sugli interessi criminali ed imprenditoriali riconducibili alla famiglia mafiosa di Cosa Nostra di Gela, nella sua articolazione territoriale denominata clan Rinzivillo, i cui affari illeciti hanno interessato, nel tempo, non solo il territorio siciliano, ma anche il Lazio e numerose altre regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Abruzzo), fino a estendersi in Germania.

Mafia in Germania

Le attività investigative hanno permesso di rilevare come, proprio in territorio tedesco, il capo clan Salvatore Rinzivillo, anch’egli tratto in arresto in esecuzione della citata ordinanza di custodia cautelare, avesse costituito una strutturata cellula criminale promanante dall’organizzazione mafiosa siciliana, operante nelle città di Karlsruhe e di Colonia, affidandone la direzione all’incensurato Martorana.

Luogotenente dei Rinzivillo

Al suo luogotenente, peraltro, il capo-mafia aveva demandato il compito di organizzare, sovrintendere e realizzare più traffici di droga sia in Germania che verso l’Italia, nonché di verificare la fattibilità di articolati investimenti in territorio teutonico nei settori storicamente d’interesse della famiglia Rinzivillo, quali le costruzioni ed il comparto alimentare, ovvero in nuovi e più remunerativi ambiti, come la grande distribuzione e il commercio di autoveicoli di grossa cilindrata.

Zio e nipote

Con riguardo al traffico di stupefacenti, le indagini, eseguite anche grazie a una complessa attività rogatoriale disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dapprima con la Procura di Karlsruhe e, poi, con la Procura di Colonia, hanno evidenziato, altresì, il coinvolgimento dello zio del Martorana, Paolo Rosa, anch’egli storicamente legato alla famiglia Rinzivillo.

Strade di Ferragosto a Duisburg

In proposito, le attività investigative esperite in sinergia con la Polizia tedesca hanno consentito di riscontrare l’illecita operatività della cellula mafiosa, intenta a riattivare importanti traffici di droga direttamente in Germania e sull’asse Germania – Italia, anche avviando contatti con il noto latitante Antonio Strangio, inteso “TT”, gestore del ristorante “Da Bruno” di Duisburg, teatro della “strage di ferragosto” dell’agosto 2007.

Traffico di droga

A conclusione delle indagini, accogliendo le richieste formulate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, il Gip del Tribunale capitolino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ivano Martorana e Paolo Rosa, ritenendoli responsabili di traffico di droga.

Clan Rinzivillo 

Parallelamente, il Gip del Tribunale nisseno, sulla base della richiesta avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, ha adottato analogo provvedimento nei confronti del Martorana, quale partecipe dell’associazione mafiosa nota come “clan Rinzivillo”.

Estradizione in Italia

Entrambe le Autorità Giudiziarie, rilevata la presenza all’estero dei due indagati, hanno inviato alla Magistratura tedesca specifico Mandato d’Arresto Europeo, in esecuzione del quale Martorana e Rosa sono stati catturati dalla Polizia Criminale di Colonia, per
essere consegnati alle Autorità italiane. Nella giornata di mercoledì 25 ottobre, i due sono giunti in Italia, ove è stata notificata loro la misura cautelare a cura di personale del G.I.C.O. di Roma e della Polizia di Stato. Entrambi sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Roma – Rebibbia.

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