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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Esquilino / Piazza dell'Esquilino

Mafia Capitale: le 'ndrine gestivano la pulizia del mercato Esquilino grazie a Buzzi

Due le persone arrestate dai Ros. L'affiliazione con la cosca Mancuso di Limbadi. L'appalto affidato alla Cooperativa Santo Stefano

Un accordo tra il Mondo di Mezzo e la 'ndrangheta per la gestione dell'appalto della pulizia del mercato Esquilino. Questo il nuovo tassello che emerge nell'ambito dell'inchiesta sulla Mafia Capitale. Questa mattina il Ros dei carabinieri ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi di Gioia Tauro (Reggio Calabria) ed indagati per associazione di tipo mafioso e . Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia.

LAZIO E CALABRIA - Contestualmente un ulteriore soggetto, indagato a piede libero e destinatario di informazione di garanzia, è stato sottoposto a perquisizione locale e personale. Gli interventi sono stati eseguiti nelle province di Roma, Latina e Vibo Valentia.

COSCA MANCUSO DI LIMBADI -  Secondo quanto riportato dal Raggruppamento Operativo Speciale dei carabinieri "le indagini hanno documentato come gli indagati, organici all’organizzazione denominata Mafia Capitale, abbiano assicurato il collegamento tra alcune cooperative gestite da Salvatore Buzzi, sotto il controllo di Massimo Carminati e la cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valenzia), consorteria di matrice ‘ndranghetista egemone nel vibonese".

PULIZIA MERCATO ESQUILINO - In tale ambito sono emersi gli interessi comuni dei due sodalizi mafiosi ed in particolare come, dal luglio 2014, Buzzi, con l’assenso di Carminati, avesse affidato la gestione dell’appalto per la pulizia del mercato Esquilino a Giovanni Campenni, "imprenditore di riferimento della citata cosca, mediante la creazione di una Onlus denominata Cooperativa Santo Stefano".

CPT DI CROTONE - Al riguardo, scrivono ancora i Ros, l’attività di indagine ha documentato come già nel 2009 Rotolo e Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta del Buzzi, allo scopo di accreditarsi con la cosca Mancuso, tramite esponenti della cosca Piromalli, in relazione all’esigenza di ricollocare gli immigrati in esubero presso il CPT di Crotone.

MAFIA CAPITALE E 'NDRANGHETA -  Gli elementi raccolti dalle indagini hanno quindi documentato come i due arrestati, abbiano fornito uno stabile contributo alle attività di Mafia Capitale, avvalendosi dei rapporti privilegiati instaurati con qualificati esponenti della ‘ndrangheta, in un rapporto sinallagmatico tra le due organizzazioni mafiose che, a fronte della protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da Mafia Capitale, ha consentito l’inserimento della cosca Mancuso, rappresentata dal Campenni,nella gestione dell’appalto pubblico in Roma.

IL PROCURATORE AGGIUNTO - A commentare gli arresti di Vibo Valenzia il Procuratore Aggiunto della Procura Distrettuale Antimafia Michele Prestipino: "Pezzi di 'ndrangheta importanti e di 'Mafia Capitale' si sono reciprocamente riconosciuti e rispettati". Il magistrato ha poi spiegato come nel 2008 due persone della Coop di Buzzi vennero accreditate al clan Mancuso mediante il canale dei Piromalli. Successivamente, ha poi aggiunto, c'è stato lo "scambio reciproco" con l'affidamento a una persona dell'appalto per le pulizie dell'Esquilino.

CARMINATI SU PIGNATONE - Il procuratore aggiunto ha pi affermato che "quando Carminati commenta la nomina di Pignatone alla Procura di Roma da parte del CSM e dice che 'questo non si fa inglobà dalla politica' e che 'ha accappottato tutto in Calabria', non lo dice come una battuta, ma con cognizione dei fatti. Perché é caratteristico di una organizzazione avere una propria intelligence".

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