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Cronaca

Madre e figlio rapinati e violentati, convalidato l'arresto. Si indaga su altri episodi

Restano in carcere i due giovani di origine tunisina fermati domenica. Gli inquirenti stanno indagando su altre rapine per capire se vi siano collegamenti

Restano in carcere i due giovani tunisini accusati di avere rapinato e poi abusato di un ragazzo di 17 anni e della madre la notte tra sabato e domenica scorsi, mentre proseguono le indagini finalizzate a capire se siano responsabili di altre rapine messe a segno nei giorni e nelle settimane precedenti.

Il gip del Tribunale dei minori ha convalidato l’arresto e stabilito la necessità di applicare una misura detentiva, anche alla luce della pericolosità sociale e di un concreto rischio di fuga. Entrambi - 17 anni uno, quasi 18 l’altro - risultano infatti senza fissa dimora, e non è chiaro quando esattamente siano arrivati in Italia e poi nella Capitale, né dove abbiano vissuto sino al fermo.

Davanti al giudice avrebbero ammesso la rapina, mentre sulle violenze sessuali ai danni del 17enne e della madre, una donna di cinquant’anni, le dichiarazioni si fanno vaghe e fumose. Restano però le immagini di quella terribile notte, video che gli investigatori hanno trovato sugli smartphone dei due giovanissimi aguzzini, immediatamente sequestrati insieme con il coltello che avrebbero usato per minacciare le vittime.

Gli inquirenti hanno messo sotto la lente alcune rapine avvenute nelle ultime settimane nella zona di San Giovanni, la stessa in cui i due tunisini sono stati fermati domenica poco prima dell’alba dopo la fuga da quell’appartamento della periferia nord est in cui si è consumato l’orrore. Per adesso le accuse di cui devono rispondere sono violenza sessuale e rapina aggravata, ma non è escluso che possano aggiungersi altri capi di imputazione legati agli sviluppi nelle indagini.

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