rotate-mobile
Cronaca

Morte Maddalena Urbani, il pusher condannato a 2 anni e 8 mesi per spaccio

Condannato per la droga, è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per non avere chiamato i soccorsi

Arriva la condanna a due anni e otto mesi di carcere per spaccio di droga per R.A., il 64enne di origini siriane coinvolto nell’inchiesta sulla morte di Maddalena Urbani, figlia del “medico della Sars” Carlo, la 21enne trovata senza vita proprio nell’appartamento dell’uomo lo scorso marzo.

L’uomo è stato condannato con rito abbreviato per le dosi di eroina trovate nell’appartamento durante la perquisizione effettuata dopo la morte della ragazza. Attualmente si trova in carcere per il filone principale dell’inchiesta, quello legato proprio alla morte di Urbani: la procura lo accusa di non avere chiamato i soccorsi quando Maddalena si è sentita male per l’assunzione di un mix di droga e psicofarmaci che si è rivelato fatale.

La ragazza lo scorso 26 marzo era arrivata da Perugia a Roma con un’amica e si era presentata con lei nell’appartamento del 64enne in via Vibio Mariano, sulla Cassia. Poco dopo si era sentita male, ma nessuna chiamata è stata fatta ai soccorsi nell'immediato per far arrivare un’ambulanza che avrebbe forse potuto salvarle la vita. L’ipotesi della procura è che proprio alla luce della presenza di droga in casa - 8 dosi di eroina che gli sono costate la condanna a due anni e 8 mesi di carcere - l’uomo abbia voluto evitare di dare l’allarme, preferendo chiamare alcuni conoscenti che nulla hanno potuto fare per aiutare Maddalena.

Il 64enne è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, stessa accusa mossa all’amica di Maddalena.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Maddalena Urbani, il pusher condannato a 2 anni e 8 mesi per spaccio

RomaToday è in caricamento