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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Libro sul sesso gay al Giulio Cesare: le opinioni contro la protesta omofoba

Rete della conoscenza e Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli sono solidali con gli insegnanti del liceo romano

Stamattina al Liceo Giulio Cesare i militanti di Lotta Studentesca hanno protestato contro le letture proposte da alcuni insegnanti. Contestazione condivisa in altre sedi anche dalle associazioni Giuristi per la Vita e Pro Vita.

UNIONE STUDENTI ROMA - Non tutti però la pensano allo stesso modo. "I militanti di estrema destra sostengono che la diffusione di materiali 'pornografici' contro l'omofobia all'interno delle scuole sia parte di una più vasta 'propaganda gay', pericolosa per gli studenti e per la tradizione culturale dell'intero Paese. Noi crediamo che pericoloso e inaccettabile sia il fatto che le associazioni giovanili neofasciste abbiano la legittimità di portare simili posizioni omofobe e violente all'interno delle nostre scuole", ha dichiarato Adriano Nardo dell'Unione degli Studenti Roma che ha continuato, "Nella nostra città non pochi sono gli episodi anche drammatici connessi all'omofobia: contrastare chi discrimina e propaganda messaggi omofobi è per noi una priorità sistematica, dovrebbe diventarlo anche per le istituzioni scolastiche tutte".

UNIONE DEGLI STUDENTI - E il pericolo di un simile atteggiamento è sottolineato anche da Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti. "E' drammatico il fatto che oggi a contrastare la diffusione di materiali contro l'omofobia e le discriminazioni siano da un lato i gruppi neonazisti, che esplicitamente s'ispirano a ideologie razziste e antiscientifiche, dall'altro i più alti vertici della Chiesa Cattolica e il Miur, che dovrebbe invece portare avanti un'idea pienamente laica d'istruzione pubblica", ha commentato Lampis che ha chiamato in causa anche il Ministro della Pubblica Istruzione.

"La ministra Giannini, solo poche settimane fa, ha vietato la diffusione degli opuscoli Unar 'Educare alla diversità' nelle scuole italiane", ha continuato Lampis, "Sono segnali preoccupanti contro cui intendiamo batterci fortemente, costruendo percorsi d'informazione e partecipazione verso i Pride territoriali che ci saranno a Giugno e rivendicando l'approvazione di Regolamenti contro le discriminazioni all'interno di tutte le scuole del Paese. La liberazione dal neofascismo e da chi propaganda la discriminazione".

CIRCOLO OMOSESSUALE MIELI - Dissente dalle proteste di stamattina anche il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che esprime solidarietà a insegnati e studenti del Liceo Giulio Cesare "che vengono contestati e intimiditi per avere esercitato il loro diritto alla libertà di insegnamento garantito dalla Costituzione e che non hanno paura di proporre e affrontare i temi che l'attualità dell'evoluzione sociale e culturale del Paese rende ineludibili per una formazione laica, aperta e non ideologica", ha dichiarato Andrea Maccarrone presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

"La verità è che tutti costoro pensano che la realtà si possa cambiare tappandosi gli occhi per non vederla e mentre dicono di voler tutelare la libertà di opinione e di educazione di fatto si battono per imbavagliare chi non si adegua ai loro dettami assolutistici e oscurantisti", ha concluso Maccarrone "La nostra storia ha già visto le pagine oscure dell'indice e il rogo dei libri proibiti, dello stato etico e delle minacce intimidatorie alle minoranze, speriamo che gli anticorpi democratici sappiano riconoscere in tempo questi germi e che le istituzioni comprendano che combattere contro omofobia e transfobia significa difendere i valori della democrazia e della libertà per tutte e tutti".

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