rotate-mobile
Cronaca

Morte Libero De Rienzo, la procura apre un'inchiesta. Cinema italiano sotto choc: "Ciao Picchio"

La procura indaga per morte in conseguenza di altro reato e ha disposto una serie di accertamenti anche di tipo tossicologico

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte dell'attore Libero De Rienzo, trovato senza vita nel suo appartamento dove viveva all'Aurelio. Aveva 44 anni. L’ipotesi da cui gli inquirenti partono per condurre gli accertamenti è “morte in conseguenza di altro reato”, una formula utilizzata solitamente in caso di decessi connessi al consumo di stupefacenti.

A casa dell’attore e sceneggiatore nato a Napoli, ma a Roma da tutta la vita, i carabinieri non hanno però trovato alcuna traccia di stupefacente. Il pubblico ministero Francesco Minisci con l’apertura del fascicolo ha disposto comunque una serie di accertamenti, dall’autopsia agli esami tossicologici, proprio per battere ogni pista. A condurre i test saranno gli esperti del Gemelli.

Morte di Libero De Rienzo, cosa si sa sinora

Il cadavere dell’attore 44enne è stato trovato da un amico giovedì sera. L’uomo era andato a casa sua, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lui, e una volta dentro ha scoperto il corpo e chiamato i carabinieri. I militari di Gianicolense sono arrivati all’appartamento intorno alle 21, e dal primo sopralluogo non sono emersi segni di violenza.

L'ipotesi iniziale è che si sia trattato di un malore, ma che cosa abbia ucciso De Rienzo non è ancora chiaro e la procura ha deciso di approfondire le circostanze della morte per escludere un atto di violenza o un'overdose. Il mondo del cinema a della cultura italiano, intanto, piange la morte di “Picchio”, che lascia la moglie e due figli di 2 e 6 anni: una notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno che ha lasciato senza parole amici e colleghi.

Morto Libero De Rienzo, le reazioni del mondo del cinema e della cultura

“La notizia della morte improvvisa di Libero De Rienzo è terribile e ci lascia tutti senza parole - ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini - Perdiamo un giovane talento, un protagonista del cinema italiano che già aveva visto riconosciuta la sua arte con la doppia vittoria del David di Donatello nel 2002 e nel 2006. Il mondo della cultura italiana si stringe con affetto e cordoglio alla sua famiglia, ai suoi piccoli figli, alla moglie e a tutte le persone che lo hanno amato, stimato e apprezzato”.

Tantissimi anche i messaggi di dolore e cordoglio da parte dei colleghi: “Sono senza parole, senza fiato mentre mi stanno preparando sul set…le mie lacrime scendono senza riuscire a fermarsi”, ha detto Vanessa Incontrada, che ha recitato al fianco di De Rienzo in ‘A/R Andata + Ritorno’ di Marco Ponti.

"Che dolore Picchio. Mi stringo alla tua famiglia”, è stato invece il commento di Stefano Accorsi, che con l’attore ha recitato nell’iconico ‘Santa Maradona’, sempre di Ponti. “Forse il mio primo set vero l’ho fatto con Picchio, tanti anni fa. La stima che mostrò nei miei confronti mi fece bene, mi alleggerì dal peso del giudizio a cui veniamo sottoposti ogni giorni, nella vita e in questo mestiere. Grazie Picchio, non ti dico fai buon viaggio perché non credo si vada da nessuna parte, ma qui lasci qualcosa per un sacco di persone”, ha detto invece Alessandro Borghi.

Ancora, Roberto Saviano: “Addio Libero De Rienzo... e ora come si fa? Era bella la tua indolenza, la tua capacità di racconto immersa tra ironia e malinconia. Il tuo modo di attraversare la vita era bello. E ora come si fa?”. Da Alessandro Gassman un rimpianto: “Non ci siamo mai incontrati su un set, ma mi emozionavi, ti auguro un viaggio bello”. 

Innumerevoli anche i commenti postati sulle pagine social dell'attore da parte di fan addolorati. L'ultima foto condivisa con loro, un portacenere pieno di mozziconi e una riflessione: "Notte africana. Tanto vale accendersi un fuoco in bocca".

De Rienzo ha recitato in alcuni tra i più acclamati film del cinema italiano degli ultimi decenni. La sua interpretazione del giornalista Giancarlo Siani in “Fortapàsc” di Marco Risi gli fruttò la doppia vittoria ai David di Donatello, ma tra gli altri suoi ruoli diventati iconici ci sono Bartoloemo Vanzetti in ‘Santa Maradona’ di Marco Ponti e un altro Bartolomeo, Morelli, in ‘Smetto quando voglio’ di Sidney Sibilia, ruolo ripreso anche nei due film successivi.

Tra i suoi ultimi lavori per il grande schermo, la partecipazione al film di Marco Bocci ‘A Tor Bella Monaca non piove mai’, a ‘Cambio tutto!’ di Guido Chiesa e a ‘Il caso Pantani – L’omicidio di un campione’ di Domenico Ciolfi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Libero De Rienzo, la procura apre un'inchiesta. Cinema italiano sotto choc: "Ciao Picchio"

RomaToday è in caricamento