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Cronaca

Liberalizzazioni, Adoc: "I consumatori risparmiano con quelle sulle assicurazioni e i farmaci"

L'adoc ha calcolato che le liberalizzazioni sulle assicurazioni e i farmaci porterebbero un risparmio ai consumatori del 30% con le prime e di 80 euro l'anno con le seconde

La liberalizzazione del settore assicurativo può portare a un risparmio di circa 150-200 euro agli automobilisti. E' quanto sostiene l'Adoc, in merito alle misure contenute nel decreto sulle liberalizzazioni. Misure che, secondo quanto stimato dall'associazione per la difesa dei consumatori, potrebbero fare calare i costi delle polizze Rc Auto del 30%.
“Stimiamo un possibile calo del 30% dei costi delle polizze Rc Auto con la liberalizzazione del settore – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – per un risparmio medio di circa 150-200 euro l’anno ad automobilista. In questo modo la spesa media si attesterebbe sui 280 euro annui, in linea con la media europea, anche se in Francia, Germania e Spagna si pagherebbe ancora di meno".

L'Adoc però non concorda in merito all’obbligo per l’assicuratore "di proporre più soluzioni assicurative, una misura inutile e potenzialmente dannosa per i consumatori. Non è un modo per accrescere la concorrenza, il confronto delle offerte deve essere possibile solo tramite organismi super partes, come un sito gestito dall’Isvap in collaborazione con le Associazioni dei consumatori. Purtroppo non è stato toccato il sistema del bonus-malus. Sistema che va assolutamente riformato, con meccanismo premiante effettivo per chi non ha incidenti.”

I FARMACI - Per quanto riguarda i farmaci l’Adoc è soddisfatta dalla possibilità di prevedere farmaci monodose, "modo efficace per abbattere gli sprechi e risparmiare circa 80 euro l’anno". “Mediamente una famiglia spende 400 euro l’anno nell’acquisto di medicinali da banco, di questi quasi 80 euro vengono sprecati, a causa delle confezioni non conformi alla terapia prevista – continua Pileri – la maggioranza dei farmaci confezionati in blister contiene un numero di compresse superiore o inferiore del 30%, in media, rispetto al normale ciclo terapeutico per cui viene impiegato. Pertanto ben venga la possibilità, da tempo richiesta dal’Adoc, di prevedere confezioni, anche monodose, adattate alla cura da svolgere. E’ importante però che il prezzo unitario del medicinale rimanga invariato, altrimenti tale novità diventa inefficace”.

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