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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montelibretti

Il presunto serial killer scrive ai cittadini di Montelibretti

La lettera è stata pubblicata dalle pagine del mensile "Piccola Città". Stazzi dice di non essere il serial killer: "Non sono capace di uccidere neanche un cane"

Angelo Stazzi si difende. Lo fa chiedendo aiuto ai suoi concittadini, quelli di Montelibretti, finiti in questi giorni al centro dell'attenzione dei media proprio a causa sua e dei sospetti che aleggiano su di lui come presunto serial killer alla clinica villa Alex. Si difende e chiede aiuto. Lo fa attraverso una lettera, pubblicata sul mensile "Piccola Città".

Si legge nella lettera: "Cari cittadini di Montelibretti sono un vostro cittadino Angelo Stazzi. Vi chiedo perdono se il nostro paese è stato coinvolto in una brutta storia finita male perciò io vi dico che non sono il mostro che giornali e tv anno fatto credere".

Stazzi parla poi della relazione con la Dell'Unto: " Si è vero di quella relazione ma chi di noi non ha mai avuto una relazione extraconiugale. Mi sembra che io non sia il primo e l'ultimo. Purtroppo quando avevo deciso di chiudere questa relazione ma e uscita una discussione dove io le detti uno schiaffo ed lei e caduta sbattendo la testa sul spigolo del commino di casa mia ed io mi sono fatto prendere dal panico ed ho occultato il cadavere".

A questo punto Stazzi chiede in qualche modo pietà / aiuto ai suoi concittadini: "Io mi ritengo una persona incapace di uccidere un cane pensate una persona. Cari cittadini sono stato arrestato il 28-10-09 ed ho mandato svariate lettere ad amici e parenti chiedendo un aiuto di sostegno morale e nessuno mi ha scritto. Non so se questi amici o parenti posso ancora dire che sono amici o parenti".

Ieri intanto Stazzi è stato trasferito in una cella singola, in regime di alta sorveglianza. L'avvocato Conte spiega: "Per Stazzi la situazione non è facile. Oggi l'ho visto molto provato ed esterrefatto per quanto viene scritto sui giornali e riportato con grande clamore sui media. La sua preoccupazione e amarezza è anche perché non sa come spiegare e spiegarsi, alle sue figlie, alla famiglia, il perché di questa gogna".

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