Legata e picchiata nel Bed and breakfast: indagini sulla pista lavorativa
Silvana Sisti, una sindacalista da anni residente a Roma, avrebbe raccontato di essere stata aggredita da un uomo e una donna sui 50 anni. Possibili i legami con la sua attività nel sindacato
E' la pista lavorativa quella più battuta dalla squadra mobile di Roma per risolvere il giallo di via Volturno. Ieri, in un bed and break fast del palazzo, è stata ritrovata una donna con una finta cintura esplosiva ed il volto tumefatto e sanguinante.
A ridurla così, in base al racconto reso dalla vittima in ospedale al magistrato che si occupa delle indagini, sarebbero stati un uomo e una donna sui 50 anni con forte accento siciliano. Secondo quanto riportato dagli agenti al momento del blitz nel B&B è stata ritrovata anche una siringa di insulina ai piedi del letto.
Ma chi è la vittima? La donna si chiama Silvana Sisti e lavora nel sindacato “Confenal”, è di Torino, ma da qualche anno vive a Roma. Nella sua attività si occupa di stalking e mobbing e ha la delega al settore legale ed amministrativo. La sindacalista in passato era anche stata minacciata proprio per le sue azioni di tutela dei lavoratori. Secondo quanto si apprende l'ipotesi che quanto avvenuto ieri nella pensione di via Volturno possa essere legato alla testimonianza della sindacalista al processo per violenza sessuale, viene valutato dagli inquirenti come una probabile ipotesi di lavoro.
La donna fra l'altro con le sue denunce aveva fatto scattare importanti indagini giudiziarie. In particolare risulta tra le promotrici dell'esposto alla magistratura circa presunte irregolarità e tangenti sulla gestione dei cimiteri di Pescara. Dall'esposto scaturì un'inchiesta che vide coinvolto anche l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso.
Ad infittire il mistero è la cintura da kamikaze ritrovatale addosso. Secondo la polizia, anche se falsa, la bomba era confezionata alla perfezione. Anche per questo gli inquirenti non escludono altre piste.
