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Cronaca

Raccolta differenziata, al via la campagna "Illumina il riciclo"

Legambiente annuncia l'avvio della campagna informativa sullo smaltimento delle lampade fluorescenti esauste

Un'iniziativa per "far luce" sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste e informare i consumatori su come poterle smaltire. E' quanto previsto dalla campagna “Illumina il riciclo”, organizzata da Legambiente e Ecolamp. Chi deve sostituire una lampadina a basso consumo e acquistarne una nuova negli ultimi due week end di febbraio, dal 17 al 19 e dal 24 al 26, troverà punti informativi informativi per informarsi sulle modalità di smaltimento corrette e sulla normativa che le regolamenta.

“E' molto importante agire sulla sensibilizzazione per la raccolta differenziata, anche per i rifiuti elettronici che spesso i cittadini non sanno come smaltire - afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Deve essere ben chiaro che le lampade ad alta efficienza esauste possono essere restituite direttamente presso i punti vendita piuttosto che presso le isole ecologiche e i punti di raccolta esistenti nel Lazio. E' vero che la quantità di sostanze nocive in ogni lampadina è minima, ma la diffusione è tale da non lasciar dubbi sulla pericolosità per l’ambiente e la salute di un cattivo smaltimento.”

Due le possibilità di smaltimento che si possono scegliere. Le lampade esauste possono essere restituite direttamente presso i punti vendita, quando si acquistano quelle nuove, in virtù del sistema di ritiro “1 contro 1” entrato in vigore sin dal giugno 2010. Oppure possono essere portate nelle isole ecologiche, come tutti gli altri rifiuti elettrici ed elettronici, dove ci sono gli appositi contenitori metallici verdi con la scritta Ecolamp, ricercando l'indirizzo del centro più vicino sul sito www.ecolamp.it

“Vogliamo far sapere a più cittadini possibile – ha dichiarato il direttore di Legambiente, Rossella Muroni - come smaltire correttamente le lampade fluorescenti esauste, per evitare che finiscano erroneamente, come spesso avviene, nel cassonetto dell’indifferenziato. Questo, infatti, comporta non solo lo spreco di materiali come il vetro o la plastica che possono essere riciclati, ma anche la dispersione nell’ambiente di sostanze molto nocive come il mercurio”.

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