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Giovedì, 23 Marzo 2023
Cronaca

Rifiuti, Legambiente diffida Alemanno: "Estendere il 'porta a porta' in tutta la città"

Legambiente, in una diffida inviata al sindaco Alemanno, chiede che la raccolta differenziata 'porta a porta', già attiva in alcuni quartieri, sia estesa a tutta la città

Attivare subito la raccolta differenziata dell'organico attraverso il sistema del "porta a porta" ed estenderla in tutta la città. Sono questi i motivi che hanno spinto Legambiente Lazio a inviare una diffida al sindaco Alemanno in un momento in cui al ministero dell'Ambiente si discute dell'emergenza rifiuti. Finora, fa sapere l'associazione ambientalista, il sistema della raccolta porta a porta, umido compreso, è attivo a Colli Aniene, Decima, Massimina, Trastevere, Villaggio Olimpico, Aventino, San Saba, Testaccio, centro storico, Torrino sud. L'organico viene invece raccolto attraverso il sistema duale nei quartieri Laurentino, Tuscolano, Prati Fiscali, Aurelio, Marconi, AppioTuscolano e nel consorzio Olgiata. “L'organico costituisce il 33% dei rifiuti solidi urbani - spiega Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -, dunque immaginiamoci quanto potrebbe diminuire la quantità di rifiuti gettati in discarica se nella Capitale si procedesse alla raccolta degli scarti organici per poi lavorarli e trasformarli in compost, cioè in fertilizzante”.

“Premesso che sin dal 1997 - si legge nella diffida di Legambiente Lazio - il cosiddetto decreto Ronchi ha previsto l'obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani per tipologia di materiale da parte dei comuni e sancito i seguenti obiettivi di raccolta differenziata: 15% entro due anni dalla data di entrata in vigore, 25% entro quattro anni dalla data di entrata in vigore, 35% a partire dal sesto anno successivo alla entrata in vigore del decreto e premesso che la legge finanziaria del 2007 ha introdotto nuovi obiettivi: almeno il 40% entro fine 2007, almeno il 50% entro fine 2009, almeno il 60% entro fine 2011. Che l'articolo 264 del Testo unico ambientale del decreto legislativo 152/2006 definiva ulteriori obbiettivi percentuali relativi alla raccolta differenziata: almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011, almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. Ciononostante nella città di Roma non è attivo per i cittadini un servizio universale per la raccolta differenziata della frazione organica. Secondo gli ultimi dati dell'azienda Ama, a Roma la raccolta differenziata si attesterebbe al 25,2% del totale dei rifiuti prodotti nel 2011, quindi ben lontano dagli obiettivi di legge.”
 

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