Rifiuti, Legambiente: "No alle ditte esterne per la raccolta multimateriale"
Il circolo ambientalista regionale si schiera contro il bando di gara dell'AMA per affidare il servizio del ritiro della raccolta multimateriale a società esterne: "Operazione antieconomica che va fermata. Siamo ancora nell'ottica che sia solo un costo e non un guadagno"
Fermare la gara AMA per l'affidamento della gestione del multi-materiale a esterni. La netta presa di posizione è del Circolo Legambiente Lazio dopo la chiusura lo scorso 3 maggio della gara pubblica dell'AMA, a base d'asta € 1.999.500,00 più IVA, per i servizi di ritiro, trasporto e selezione/valorizzazione dei rifiuti, provenienti da raccolte differenziate multi materiale, suddivisa in 4 lotti, per un periodo di 18 mesi. Un bando che, in sostanza, prevede che gli operatori AMA continuino a prelevare carta, vetro e plastica dai cassonetti e a portarlo nei tre impianti di Rocca Cencia, Pomezia e Ponte Malnome, dove poi con altri camion i materiali saranno portato via, ad impianti di un appaltatore, che separerà le diverse frazioni e le invierà alle piattaforme dei consorzi di filiera.
OPERAZIONE DA FERMARE - Bando pubblico di esternalizzazione del servizio che trova il parere negativo del presidente del circolo ambientalista regionale Cristiana Avenali : “Un’operazione antieconomica, che va fermata , l'Ama continua a sostenere i costi del ritiro dai cassonetti e lascia agli altri i guadagni derivanti dai consorzi che rappresentano il vero tesoretto della differenziata. L’ennesima dimostrazione di come Alemanno punti sulla differenziata, siamo ancora nell’ottica che sia solo un costo e non un guadagno.”
DELEGHE - Non convince affatto, infatti, la delega a ciascun aggiudicatario di lotto per la riscossione dei corrispettivi erogati dai Consorzi di filiera di ciascuna tipologia di rifiuti da imballaggio selezionati. Soldi che rappresentano il guadagno della differenziata sul quale AMA dovrebbe puntare. Basti pensare che a Ciampino, Comune da 40mila abitanti tutti serviti con il porta a porta, l'Azienda locale avrebbe incassato nel 2011 ben 300mila euro dai corrispettivi versati dai consorzi, al netto dei costi di trattamento delle frazioni da raccolta differenziata. Strano, poi, anche il quantitativo massimo fissato dall'appalto in 65mila tonnellate/anno, se si pensa che nel 2011 l’Ama ha raccolto oltre 70mila tonnellate di multi materiale.