Via Cristoforo Colombo: lavori sul dosso dove perse la vita Claudio Salini

Non esiste più il dosso-avvallamento di via Cristoforo Colombo dove ha perso il controllo la Porsche di Claudio Salini, terminando poi la propria corsa contro un albero. Quindi la corsa all’ospedale, ma per l’ingegnere romano non si poté nulla, morì poco dopo l'arrivo all'ospedale. Era la sera dello scorso 30 agosto.

STRADA KILLER - Dopo di allora altri incidenti mortali, sempre sull’arteria che collega Porta Ardeatina ad Ostia, ma in altri punti della strada. Inevitabili le polemiche sulla sicurezza della strada e l’apertura di un fascicolo d’indagine della Magistratura. I lavori all’altezza di viale Giustiniano Imperatore.

ZONA 30 - Su via Cristoforo Colombo è tornata quindi a discutere l’opinione pubblica e amministrativa. Pochi giorni dopo l’incidente il tratto di Colombo che costeggia l’ex Fiera di Roma è diventato Zona 30 con la Procura di Roma che sta indagando anche per omicidio colposo, ipotizzando che la carambola mortale della Porsche finita contro l’albero sia stata innescata da quell’avvallamento non segnalato. Sabato 5 settembre gli interventi di miglioria della pavimentazione stradale.

LAVORI OK DOPO AUTORITÀ’ - Lavori di cui si sono occupati alcuni organi di stampa nazionale, nella giornata di domenica la nota dell’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Roma: “In relazione a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, circa gli interventi di miglioria della pavimentazione stradale di via Cristoforo Colombo nel tratto dove si è verificato nei giorni scorsi un tragico incidente, il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (Simu) di Roma Capitale precisa che tali lavori sono stati eseguiti soltanto dopo aver accertato l’ultimazione dei controlli ordinati dalla Procura. Il Simu dunque, prima di eseguire l’intervento, ha scrupolosamente verificato con le competenti autorità che non sussistesse alcun impedimento alla sua esecuzione"