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Cronaca Centro Storico / Via del Velabro

Canili, ex lavoratori per protesta sull'Arco di Giano: "Vogliamo parlare con Raggi"

Un gruppo di ex dipendenti del canile Muratella è salito sulle impalcature poste su un lato del monumento. L'assessore Montanari: "Rifiutano il dialogo"

Sui canili comunali è ormai scontro aperto tra gli ex lavoratori e l'amministrazione guidata da Virginia Raggi. Ieri pomeriggio un gruppo di ex dipendenti è salito sulle impalcature attorno all'arco di Giano, in via del Velabro, per chiedere un incontro con la sindaca. 'Raggi, la dignità degli animali non si vende' lo striscione appeso. "Vogliamo avere il privilegio di incontrarla per esporre la nostra versione ed avere il quadro completo dei fatti" hanno scritto su Facebook al termine della giornata di protesta.

La mobilitazione è scattata dopo l'assegnazione del canile di Muratella al rifugio Agro Aversano, vincitore del bando pubblicato ad aprile 2016 sotto il commissario Tronca, che il 17 gennaio si è recato nella struttura con la forza pubblica, per prendere possesso dei locali. A sollevare polemiche soprattutto il taglio pesante di fondi da impiegare per la gestione del canile e dei suoi 600 cani (da 4 milioni e un milione e mezzo) e i lavoratori riassorbiti solo in parte (30 su 80).  

Sul posto ieri si è recata l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari: "Ho tentato di instaurare dialogo con loro ma hanno rifiutato. Il lavoro è il pilastro della nostra Repubblica, ma è necessario muoversi sempre all’interno del perimetro delle regole democratiche” ha scritto in una nota. "Occorre precisare il loro licenziamento non è opera di questa amministrazione, in quanto risale a fine aprile 2016. Stiamo cercando di gestire, nel migliore dei modi, l’attuale fase di transizione" ha continuato l'assessore. "Ci risulta, però, che alcune persone abbiano rifiutato il lavoro offerto dalla società aggiudicataria. In alternativa chiedono di essere assunti dal Comune, ma ciò non è possibile senza una regolare concorso". Parole che per gli ex lavoratori, che puntano a incontrare il primo cittadino, "non corrispondono al vero". 

Con lei anche il presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco. “Grazie all'impegno dell’amministrazione, del nuovo gestore e di gran parte degli ex lavoratori della AVCPP, che hanno a cuore il benessere gli animali, questa struttura  sta tornando velocemente alla normalità. Pretesti, false accuse, ricatti non ci hanno mai fatto desistere dal rispetto della legalità”.

"Raggi incontri i lavoratori" l'appello del consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina. "La situazione delle lavoratrici e del lavoratori del canile di Muratella è da maggio scorso insostenibile. Dopo mesi di lavoro gratis dedito alla cura degli animali, questi operatori sono disoccupati e inascoltati, non hanno più interlocutori". Annuncia un'interrogazione il dem Antongiulio Pelonzi: "Questo lavoratori esasperati dall'atteggiamento di indifferenza dell'amministrazione sono pronti ad affrontare queste gelide notti pur di difendere la dignità e il lavoro perso. Chiediamo al più presto chiarezza su tutta la vicenda e per questo motivo ho predisposto una interrogazione urgente per chiedere conto dell'attuale interruzione di servizio pubblico, del rispetto della clausola di salvaguardia dei lavoratori e del rispetto degli standard di qualità relativo al benessere degli animali. Nelle prossime ore valuteremo la richiesta di un consiglio straordinario sul tema per dar modo ai lavoratori di esprimersi in aula Giulio Cesare di fronte alla città". 

"I lavoratori sono costretti a gesti estremi per mettere in evidenza una situazione incredibile di decine di lavoratori che hanno continuato a garantire il servizio per 7/8 mesi a loro spese e che adesso ricevono il benservito" il commento di Guido Lutrario della Federazione romana dell'Unione sindacale di base. "Usb ha più volte avanzato diverse proposte utili a risolvere la situazione, garantendo sia i posti di lavoro che un servizio di qualità. Il bando è stato scritto male e con l'unica finalità di risparmiare e questo ha comportato un taglio insostenibile del personale e nessun riconoscimento per i lavoratori in attività". 

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