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Cronaca

Protesta lavoratori Beni Culturali, assemblea alla Biblioteca Nazionale

Dopo la chiusura del Colosseo, continuano le proteste. I sindacati: “Siamo contro la carenza di organico e il rischio chiusura dei musei nei festivi a partire da luglio”

Continua la mobilitazione dei lavoratori dei Beni Culturali. Dopo la chiusura del Colosseo, questa mattina dalle 8.30 alle 12.30 è stata la volta di un'assemblea presso la Biblioteca Nazionale. “L'assemblea di oggi si inserisce nel solco della protesta iniziata il 20 al Colosseo - spiegano Franco Taschini (Uilpa Bac Lazio), Salvatore Di Fusco (Cisl Fp Roma e Lazio) e Fiorella Puglia (Fp Cgil Roma e Lazio) - ed è una tappa di una serie di iniziative che si stanno svolgendo nelle biblioteca e negli archivi d'Italia”.

Le motivazioni della protesta rimangono le stesse che li hanno portati a chiudere al pubblico il Colosseo nei giorni scorsi: “Siamo qui contro la carenza di organico e il rischio chiusura dei musei nei festivi a partire da luglio” spiegano annunciando che il 28 giugno si terranno nuove assemblee in musei, gallerie e aree archeologiche. I sindacalisti si scusano per i disagi ma “se non vogliamo correre il rischio di reali chiusure dobbiamo far sentire la voce dei lavoratori che fino ad oggi, con il loro sacrificio, hanno garantito l'apertura dei siti senza che nessuno si chiedesse se fossero in uno, due o tre a fronteggiare 25 mila turisti”.

La richiesta d'intervento, oltre ad essere indirizzata al ministro Bray, è diretta anche al sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è quella di “aprire un tavolo tra tutti i soggetti interessati per sbloccare le risorse esistenti e salvare i servizi ai cittadini”.

Protesta il Codacons: “E' inaccettabile che turisti e utenti vengano privati della possibilità di visitare il Colosseo, e siano costretti a rimanere ore in fila sotto il sole in attesa della riapertura del monumento” afferma Carlo Rienzi, presidente dell'associazione a difesa dei cittadini. “Il Sindaco Marino, in caso di altre proteste dei lavoratori, deve consentire l'ingresso gratuito dei turisti al Colosseo, facendo intervenire la Polizia Municipale a regolare gli accessi”. Secondo Rienzi, "episodi di questo tipo arrecano un danno enorme non solo ai turisti, ma anche all'immagine della città all'estero”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo de La Destra alla Regione Lazio, Fabrizio Santori: “Le ragioni di una protesta possono essere comprensibili e non entriamo nel merito delle stesse, ciò che però la politica non deve permettere è che il monumento più importante al mondo non sia accessibile ai romani e ai turisti” commenta. Il consigliere regionale si appella al governo: “Il ministro Bray non subisca passivamente e intervenga presto per evitare che queste gravi superficialità organizzative compromettano l’intero comparto turistico cittadino”.

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