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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Lariano / Piazza Martiri della Libertà

Lariano, i Carabinieri ricordano Antonino Fleres, fucilato dai tedeschi nel 1944

Alla presenza del fratello, della moglie e di due nipoti, gli allievi hanno letto alcune testimonianze. Poi, in suo onore un convegno, la benedizione della stele e gli onori di un picchetto dell'Arma

Lariano, piazza Martiri della Libertà. Sotto la stele su cui è scritto il suo nome, il carabiniere Antonino Fleres, medaglia d'oro al merito civile, è stato ricordato  alla presenza di un picchetto in grande uniforme speciale dell’Arma.

Erano presenti il sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, il comandante della Legione Carabinieri Lazio, generale di divisione Angelo Agovino, e alcuni familiari di Antonino Fleres, tra cui il fratello Salvatore, la moglie e due nipoti. Presenti anche autorità civili e militari, associazioni e numerosi studenti dell’istituto scolastico comprensivo di Lariano.

Nel corso della cerimonia alcuni alunni hanno letto riflessioni e pensieri sulla figura del giovane eroe che ha sacrificato la propria vita per la patria. Poi, la stele è stata benedetta dal cappellano militare don Mauro Amato. Nella mattinata, presso la sala consiliare di Lariano, si è svolto anche un convegno, molto partecipato, dal titolo 'Antonino Fleres: un giovane eroe di ieri come esempio di rispetto dei valori e degli ideali di libertà e democrazia'.

Il carabiniere, all'epoca 19enne, originario di Borgetto (in provincia di Palermo), nel 1944 era in servizio presso la stazione di Lariano. Il 29 maggio fu fucilato dai soldati tedeschi per non aver voluto rivelare informazioni di cui era a conoscenza. Per tale atto di eroismo gli è stata riconosciuta dal presidente della Repubblica la medaglia d’oro al merito civile.

Questa la motivazione: "In servizio presso la stazione dei Carabinieri di Lariano, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, si metteva a disposizione di una pattuglia americana in qualità di guida. A seguito di un violento combattimento, veniva catturato dai soldati tedeschi e barbaramente fucilato per essersi rifiutato di fornire informazioni sulla posizione delle forze alleate. Preclaro esempio di amor patrio e spirito di servizio, spinti sino all'estremo sacrificio di vita".

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