Inchiesta nuovo stadio della Roma: "Da Lanzalone spregiudicatezza e giustificazioni inverosimili"
E' quanto si legge nel provvedimento con cui il Gip ha ribadito gli arresti domiciliari per l'avvocato genovese
Luca Lanzalone resta agli arresti domiciliari. Il provvedimento, già noto da qualche giorno, ieri ha avuto anche una motivazione. Secondo quanto scrive il gip di Roma, Maria Paola Tomaselli nel provvedimento con cui ha ribadito gli arrestati domiciliari per l'avvocato genovese coinvolto nell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma, Luca Lanzalone "ha dimostrato spregiudicatezza e pervicacia nell'asservire la propria pubblica funzione al privato" e nell'interrogatorio di garanzia ha fornito "giustificazioni inverosimili contraddette da prove schiaccianti".
Nell'interrogatorio, Lanzalone "ha reso dichiarazioni non solo del tutto svincolate, ma anche contrastanti con i dati probatori acquisiti" e le motivazioni fornite "dall'indagato in relazione alle utilità ricevute appaiono in taluni casi inverosimili e sempre contraddette dai dati probatori esistenti" scrive il gip. Il magistrato ha quindi confermato gli arresti domiciliari per Lanzalone per il "pericolo di inquinamento probatorio e recidiva elevato dovuto alle relazioni con organi di vertice della politica e dell'amministrazione".
In mattinata invece il Tribunale del Riesame ha respinto le istanze di scarcerazione avanzate dai legali di Gianluca Talone, Simone Contasta, Giulio Mangosi e Nabor Zaffiri, collaboratori del costruttore Luca Parnasi, indagati nell'ambito dell'indagine sullo stadio della Roma. I quattro manager della societa' Eurnova, accusati di associazione a delinquere, restano quindi in carcere.