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Cronaca

Lamorgese, l'assalto alla Cgil, il caso dei poliziotti "infiltrati" e il ruolo di Castellino: ecco cosa ha detto il Ministro in Aula

Proteste in Aula alla Camera durante l'informativa della ministra dell'Interno. Lamorgese ha sottolineato che in piazza erano presenti ''agenti in borghese della Digos''

L'assalto alla Cgil, il ruolo della Digos e di Giuliano Castellino - il leader di Forza Nuova arrestato - ma anche la questione dei poliziotti "infiltrati". Luciana Lamorgese, nel corso dell'informativa alla Camera sui fatti avvenuti a Roma il 9 ottobre scorso durante la manifestazione dei No Green Pass, con l'assalto alla sede della Cgil, ha fatto il punto su quanto successo nella Capitale e sulle polemiche che ne sono conseguite. 

Il bilancio della guerriglia racconta di 12 persone arrestate subito dopo i fatti, altre due successivamente, oltre 24 persone denunciate, agenti feriti e un poliziotto che si è autodenunciato dopo aver aggredito un manifestante. Lamorgese, rispondendo alle accuse mosse soprattutto da Fratelli d'Italia, ha spiegato la verità del Ministero dell'Interno sulla gestione di quel sabato: "Sull'ipotesi che quanto accaduto facesse parte di un disegno quasi assecondato, devo respingere fermamente questa lettura, perché essa oltre a non tener conto del susseguirsi dei fatti, insinua il dubbio che le forze di polizia si prestino a essere strumento di oscure finalità politiche. È un'ingiusta accusa'', ha scandito subito il Ministro. 

In relazione all'ipotesi della presenza in piazza di agenti infiltrati ''respingo anche questo inquietante retroscena'' ha poi aggiunto sottolineando che in piazza erano presenti ''agenti in borghese della Digos''. Risposte che però non hanno soddisfatto le Opposizioni tanto che, durante l'informativa, il presidente Roberto Fico ha dovuto più volte invitare i deputati a lasciar parlare la titolare del Viminale, interrotta da brusii e proteste.

Le manifestazione del 9 ottobre

La manifestazione del 9 ottobre ha visto una partecipazione ''composita ed eterogenea accanto a esponenti di gruppi e movimenti politici appartenenti sia alla destra radicale che alla galassia della sinistra antagonista e alla componente anarchica'' ha detto Lamorgese. ''Alle 16.45 senza alcuna autorizzazione circa 3mila manifestanti hanno iniziato a muoversi in corteo da piazzale Flaminio'' in maniera ''impetuosa e disordinata e per un breve momento le forze di polizia hanno accusato una grave difficoltà di reazione''.

''Chiarisco che gli organizzatori della manifestazione nel darne il preavviso avevano indicato in 1.000 persone il numero dei partecipanti'' ma le stesse ''autorità hanno ritenuto che l'affluenza effettiva si andasse ad attestare sulle 3-4mila unità'' pertanto il dispositivo complessivo di 840 unità era ''da ritenersi adeguato in termini di proporzionalità rispetto alle stime previsionali''. ''Non sono poi mancati la mattina del 9 ottobre diffusi controlli su caselli autostradali, agli snodi della mobilità cittadina che avevano portato all'individuazione di poco meno di un migliaio di manifestanti provenienti dal nord, segnalando un flusso in arrivo in linea con quello preventivato''.

Allerta verso il G20

"È palese - ha aggiunto - che non si sia riuscito a contenere tutti i propositi criminali, da cui era mossa la parte violenta dei manifestanti, specie quella istigata dagli elementi più politicizzati e in conseguenza dei quali c'è stata una grave turbativa dell'ordine pubblico. Il 9 ottobre ha rappresentato l'evento più gravemente critico nell'ambito della mobilitazione nazionale contro il Green Pass. Premetto che nell'immediatezza dei fatti ho chiesto al capo della Polizia una dettagliata ricostruzione delle evidenti criticità che, occorre riconoscerlo, hanno contrassegnato la gestione dell'ordine pubblico di quelle ore''.

E ''nella riunione del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica'' la ministra ha sottolineato l'esigenza che quanto accaduto ''non debba più ripetersi''. ''Ci attende un periodo ancora molto impegnativo che vedrà a fine ottobre lo svolgimento del G20'', ha aggiunto. E proprio su questo punto, sabato scorso a Roma sono state denunciate 40 persone, tra cui anarchici, in piazza contro il Green Pass che potrebbero ripresentarsi a Roma proprio in occasione del G20.

Il ruolo di Giuliano Castellino 

Quanto a Giuliano Castellino, era in piazza perché la sorveglianza speciale lo consente e ''solo la ricorrenza di altri validi motivi di legge nel pomeriggio del 9 ottobre ne hanno potuto giustificare l'arresto'' ha specificato la titolare del Viminale in merito alla presenza a piazza del Popolo del ''noto esponente di Forza Nuova Giuliano Castellino, sottoposto a Daspo per le manifestazioni sportive e alla sorveglianza speciale''.

''Va chiarito - ha aggiunto la ministra - che secondo un rigoroso orientamento che tiene conto dei più recenti esiti della giurisprudenza nazionale e sovranazionale in materia di misure di prevenzione, la facoltà di arresto di una persona soggetta a sorveglianza speciale viene correlata alle violazioni di prescrizioni che abbiano un contenuto determinato e specifico e che siano compatibili con i principi costituzionali''.

Quanto alla "intenzione dei manifestanti di dirigersi verso la sede sindacale non è stato il frutto estemporaneo dell'incitamento di Castellino'' bensì forse ''è emersa già prima poiché oggetto di una esplicita richiesta di valutazione delle autorità di polizia che intanto avevano invitato i manifestanti ad attendere anche al fine di indicare loro eventuali percorsi e siti alternativi. Alle 16.45 senza che fosse stata accordata alcuna autorizzazione circa 3mila manifestanti hanno iniziato a muoversi in corteo verso piazzale Flaminio con l'intenzione di raggiungere piazzale del Brasile''.

Lamorgese, il poliziotto e la "forza ondulatoria"

Chiarimenti che, però, ai più sono passati in secondo piano. Il motivo è uno spezzone video in cui Lamorgese ha parlato del ruolo di alcuni poliziotti citando la "forza ondulatoria" con cui veniva scossa una camionetta dai violenti nella manifestazione dello scorso 9 ottobre. Una parte dell'informativa è così diventata virale sui social, con tanto di hashtag su Twitter, facendo così passare in secondo piano la spiegazione che la responsabile del Viminale ha fornito sulla presenza di un agente di polizia nei pressi di una camionetta assaltata.

È stata "anche adombrata l' ipotesi della possibile presenza in piazza di agenti di polizia infiltrati tra i manifestanti. Sento di dovere escludere anche in questo inquietante retroscena. Nel dispositivo era prevista, come è normale, la presenza di agenti in borghese appartenente alla Digos. Con compiti di osservazione e monitoraggio e anche di mediazione con i manifestanti agli stessi compiti era detto anche l' operatore di polizia che in abiti civili compare in alcune immagini diffuse dei social presente all' azione di alcuni esagitati che intendevano provocare di ribaltamento di un furgone della polizia", ha detto Lamorgese concludendo: "In realtà quello operatore stava verificando anche la forza ondulatoria scaricata sul mezzo e che non riuscisse ad essere effettivamente concluso". Il video virale ha però cancellato, agli occhi dei più, il contenuto dell'informativa di Lamorgese.

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