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Cronaca

Cocaina nascosta tra le bottiglie di vino: il prefetto chiude ristorante della movida

Succede a Ladispoli. La chiusura è scattata per 7 giorni, arrestato uno dei soci del locale, già arrestato per spaccio nel 2020

Le dosi di cocaina pronte per essere vendute nascoste tra le bottiglie di vino, lo spaccio condotto da dietro il bancone: scatta la chiusura, stabilita dal prefetto, per un noto bar ristorante della movida di Ladispolo, mentre uno dei soci è stato arrestato con l’accusa di spaccio.

Il provvedimento di sospensione della licenza, della durata di 7 giorni, è stato eseguito nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia su disposizione del prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

Sia il locale sia l’uomo arrestato erano ormai da tempo nel mirino degli investigatori per le frequentazioni sospette, e a inizio giugno i militari del nucleo operativo di Civitavecchia erano entrati in azione: gravemente indiziato di avere ceduto una dose di cocaina all’interno del ristorante, è stato perquisito e trovato in possesso di altri 15 grammi della stessa sostanza, già suddivisa in dosi nascoste dietro alcune bottiglie di vino. Lo stesso modus operandi che aveva condotto al suo primo arresto, nel 2020.

Gli accertamenti condotti dai militari hanno confermato che il locale era frequentato da persone con precedenti proprio per droga, da qui la richiesta di emettere il provvedimento di sospensione, sottoscritta dal prefetto.

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