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Cronaca

Il mago della falsificazione, nel laboratorio timbri del Comune e carte d'identità rubate a Spinaceto

Le indagini dei carabinieri hanno portato all'arresto di un 64enne residente nell'hinterland napoletano. I documenti rivenduti a 500 euro

Erano finite in un laboratorio per la realizzazione di documenti contraffatti delle carte d'identità valide per l’espatrio 'sparite' dall'ufficio anagrafico di Spinaceto. Oltre a ciò anche un punzone e cinque timbri per la realizzazione di timbri a secco del Comune di Roma. Mago della contraffazione un 64enne residente ad Afragola, Comune dell'hinterland di Napoli, a scoprirlo i carabinieri del comando antifalsificazione Monetaria. 

Indagini dei carabinieri 

Le indagini che hanno portato a scoprire il laboratorio del falso sono maturate nel contesto delle attività investigative finalizzate al contrasto della produzione e diffusione di documenti falsi, incentivate di recente a seguito della crescente minaccia connessa ai fenomeni immigratori incontrollati e alla circolazione di soggetti ricercati, verosimilmente legati sia alla criminalità organizzata di matrice campana sia al terrorismo internazionale. Sono stati gli investigatori del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria a focalizzare l'interesse l’interesse operativo nei confronti degli originatori dei flussi di smercio e, soprattutto, nei confronti dei produttori dei falsi documenti di identità, notoriamente operanti nell’area napoletana.

Centro clandestino per la produzione di documenti falsi 

L’acquisizione di specifici elementi informativi, supportati da puntuali ed oggettivi riscontri info operativi, conseguiti nell’ambito di un tessuto areale caratterizzato da un costante controllo della criminalità localmente insediata, ha consentito di focalizzare l’interesse operativo nei confronti di un centro di produzione documentale clandestino, localizzato nella zona di Napoli-Centro.

Laboratorio nel centro direzionale di Napoli 

In particolare, grazie alle molteplici e qualificate attività di controllo territoriale dell’Arma dei Carabinieri e dal discreto monitoraggio di soggetti ritenuti di interesse operativo attivato da questo Comando, è stato identificato il produttore di documenti falsi e il laboratorio clandestino dallo stesso allestito a Napoli,  in uno dei tanti edifici che compongono il centro direzionale. Ad essere arrestato un 64enne residente ad Afragola, già censito per specifici precedenti di polizia correlati alla produzione e al traffico di documenti identificativi e valuta falsa.

Il mago della falsificazione

L’immediata irruzione nel laboratorio di produzione ha consentito ai militari di trovare e sequestrare 49 carte di identità in bianco false valide per l’espatrio, di cui 1 compilata con i dati anagrafici; 1 carta di identità elettronica falsa senza dati anagrafici; 7 carte di identità valide per l’espatrio oggetto di furto al Municipio di Spinaceto ed al Comune di Maddaloni (provincia di Caserta) con i numeri contraffatti; 5 patenti di guida false senza dati anagrafici; 2 patenti false compilate con dati anagrafici; 2 codici fiscali falsi; 60 supporti plastici con microchip per la falsificazione di carte di identità elettroniche, tessere sanitarie; 298 supporti plastici senza microchip per la falsificazione di patenti di guida; 1 punzone per realizzazione timbro a secco del comune di Roma; 5 timbri a secco del comune di Roma; materiale informatico e sofisticate attrezzature specifiche per la produzione di falsi documenti di identità. Espletate le formalità di rito il mago della falsificaizone veniva tratto in arresto e, successivamente, posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Cinquecento euro per un documento falso 

L’elevata capacità tecnico professionale attribuita al falsario, rende particolarmente insidioso il fenomeno della contraffazione documentale dallo stesso alimentata, difficilmente rilevabile nel corso di ordinari controlli del territorio delle forze di polizia. L’allestimento del laboratorio clandestino, organizzato con i dispositivi tecnici sequestrati, consentiva di poter vendere documenti falsi di ottima qualità a prezzi ritenuti particolarmente accessibili (circa 500 euro per un documento falso, prezzo variabile in funzione della complessità del documento da riprodurre e della identità del destinatario), destinati anche al mercato romano.

Informativa all'Europol 

Al fine di evidenziare la pericolosità del fenomeno criminoso del falso documentale, si ritiene opportuno rilevare che le recenti strategie di contrasto al terrorismo internazionale, attuate in varie parti del mondo,  hanno anche portato alla luce l’utilizzo di documenti di identità falsi prodotti proprio in Campania  e per tale ragione il Comando Specializzato dei carabinieri in tale tipo di reato ha accentuato l’attività info-investigativa inerente questo specifico settore. Le particolari proiezioni operative sviluppate da questo Comando rispecchiano le strategie individuate da “Europol”, con la quale è in corso una sinergica cooperazione internazionale, che, a sua volta, per poter efficacemente contrastare l’insidioso fenomeno del falso documentale, ha istituito specifiche articolazioni rispettivamente dedicate al terrorismo ed all’immigrazione clandestina.

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