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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bracciano

Nella villa il kit dei rapinatori: armi, barbe finte e una 'marmotta' per far saltare i bancomat

Nel covo sono state trovati anche tre fucili e 5 pistole, tutte armi con matricola abrasa, una pistola giocattolo priva di tappo rosso

Cinque chili di droga, ma anche armi, travestimenti, esplosivi e un piccolo ariete artigianale, in gergo chiamato "marmotta", utile a scassinare e far esplodere gli sportelli bancomat. I Carabinieri della Sezione Operativa di Bracciano, che stavano indagando su un giro di stupefacenti, hanno rinvenuto un vero e proprio 'kit dei rapinatori' in una villa arrestando così due persone sarde di 20 e 28 anni, entrambi con numerosi precedenti alle spalle, con le accuse di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi, esplosivi e arnesi per lo scasso".

I militari, avuto sentore di una probabile base di spaccio in una villetta alle porte di Bracciano, hanno fatto scattare una perquisizione: all'interno hanno sorpreso due persone, un 20enne nato a Bracciano ma con origini sarde e un 28enne di Nuoro, entrambi con numerosi precedenti alle spalle, in possesso di un sacco ed alcuni secchi contenenti, complessivamente, 5 chili di marijuana.

Sul conto del 28enne, inoltre, è emerso un provvedimento di rintraccio poiché, detenuto nel carcere di Alghero dove stava scontando un cumulo pene di 19 anni per vari reati, tra cui tentato omicidio, rapina e detenzione di armi, ma il 23 marzo dello scorso anno, approfittando del regime di semilibertà per motivi lavorativi che gli era stato concesso, aveva fatto perdere le proprie tracce.

BRACCIANO - Parte del materiale sequestrato dai Carabinieri (1)-2

Nel corso delle perquisizioni scattate nel villino, i Carabinieri hanno scoperto ben altro: un covo dove nascondevano 3 fucili e 5 pistole, tutte armi con matricola abrasa, una pistola giocattolo priva di tappo rosso, centinaia di cartucce di vari calibri, 5 candelotti di esplosivo in gelatina per un peso complessivo di oltre 1 chilo, un giubbotto antiproiettile, barbe finte, passamontagna, piedi di porco e un piccolo ariete artigianale, in gergo chiamato "marmotta", utile a scassinare e far esplodere gli sportelli bancomat.

Considerata la pericolosa natura del materiale sequestrato, sono dovuti intervenire anche i Carabinieri Artificieri del Comando Provinciale di Roma che hanno messo in sicurezza gli esplosivi trasportandoli in luogo sicuro. Per i 2 arrestati si sono aperte le porte del carcere di Civitavecchia in attesa di processo.

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