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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Nettuno / Piazza Giuseppe Garibaldi

Omicidio Pellino a Nettuno: fermati i tre killer de 'o Micillo'

Svolta nelle indagini sull'attentato camorristico che si consumò nel luglio del 2012 contro il luogotenente del clan Moccia in pieno giorno con otto colpi di pistola

Un vero e proprio agguato di camorra consumato in pieno giorno a Nettuno. Svolta nelle indagini dell'assassinio di Modesto Pellino, l'affiliato di spicco al clan camorristico dei Moccia ucciso nel luglio 2012 in piazza Garibaldi sul litorale laziale. La Squadra Mobile di Roma ha arrestato tre pregiudicati (accusati di "Concorso in omicidio aggravato dall’art. 7 L. 203/91") affiliati all'organizzazione criminale campana, ritenuti responsabili in concorso dell'omicidio dando esecuzione all'ordinanza del gip. Caccia al killer materiale dell'assassinio, non ancora identificato, nonostante le indagini e le riprese video che lo ritraggono mentre estrae la pistola poco prima di freddare 'o' Micillo'.

RICOSTRUZIONE OMICIDIO - La polizia romana ha ricostruito i momenti precedenti e successivi all'uccisione di Pellino, detto 'o' Micillo', "luogotenente" del clan Moccia di Afragola, comune in provincia di Napoli. Arrestato nel 2010 dopo due anni di latitanza, tanto da essere inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia, Modestino, come era conosciuto nell'ambiente, nel momento in cui venne freddato era sottoposto agli obblighi della sorveglianza speciale. Pellino si era trasferito a Nettuno nel gennaio del 2012.

Agguato camorristico Pellino a Nettuno: tre fermi per concorso in omicidio

GRUPPO DI FUOCO - Diversi gli elementi probatori che hanno portato al fermo dei tre affiliati ai clan camorristici di Caivano, dalle impronte digitali di uno dei tre fermati trovate sul wc dell'appartamento di vicolo Bolzano utilizzato come 'appoggio' al gruppo di fuoco, a residui di polvere da sparo sui vestiti trovati nella stessa abitazione, sino alle tracce biologiche di Dna di un altro dei tre fermati, riscontrate in uno spazzolino trovato nello stesso appartamento. Oltre a ciò anche diverse intercettazioni ambientali e telefoniche su tre utenze telefoniche attivate poco prima dell'agguato ed in contatto tra Nettuno e la zona di Caivano, da dove il gruppo di fuoco è partito e ritornato subito dopo l'omicidio.

COPPIA IN VACANZA - Un'agguato complesso, studiato nei minimi dettagli, con una donna (indagata in base all'ex 437 bis   "Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi") che ha affittato l'appartamento di vicolo Bolzano a Nettuno sotto falso nome assieme ad uno dei tre fermati, spacciandosi per una coppia in vacanza a Nettuno ma offrendo in realtà appoggio agli altri due complici ed allo stesso killer, andati via subito dopo aver compiuto l'assassinio del luogotenente del clan Moccia.

IL VIDEO DEL KILLER CHE ESTRAE LA PISTOLA

OTTO COLPI DI PISTOLA - L’esecuzione del provvedimento cautelare da parte della Squadra Mobile di Roma, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è la conclusione di un lavoro investigativo che ha visto gli uomini e le donne della Polizia di Stato impegnati sin dal primo momento, quando Modestino Pellino venne trovato morto nella piazza centrale di Nettuno ucciso con otto colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata in pieno giorno (erano le 17,40).

CLAN MOCCIA - La vittima era considerato un luogotenente di una delle più potenti famiglie camorristiche dei Moccia in quanto controllava ogni attività illecita condotta per conto del clan nelle zone dei comuni di Caivano, Crispano, Frattamaggiore e Frattaminore e si trovata a Nettuno per riorganizzare l'attività dei vari gruppi camorristici che gravitano nell'orbita dell'hinterland napoletano.

AFFILIATI ALLA CAMORRA - L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Roma è riuscita ad individuare un gruppo di affiliati alla camorra che dopo avere eliminato Modestino Pellino sono subentrati nel controllo delle attività criminali della zona. Nel giro di pochi giorni hanno acquisito un tale carisma criminale che gli ha permesso di raccogliere l’eredità lasciata dal Pellino sostituendosi alla gestione del fiorente spaccio di droga e delle estorsioni, arrivando al punto di essere riconosciuti come l’ago della bilancia delle dinamiche criminali della zona.

CRIMINALITA' A NETTUNO - Oltre a ciò erano diventati il punto di riferimento anche per altri gruppi criminali di zone differenti che si rivolgevano a loro per poter gestire latitanti ricercati e per poter nascondere armi necessarie per commettere gravi delitti che più volte hanno progettato, e che sono stati evitati grazie all’intervento della Polizia di Stato di Roma.

OMICIDIO STRATEGICO - Ad illustrare l'operazione che ha portato al fermo dei tre il Procuratore Aggiunto della DDA di Roma Michele Prestipino che ha parlato di una "vera e propria esecuzione mafiosa con una freddezza tecnica ed esecutiva perfetta. Un'indagine complessa che ci ha permesso di trovare la base logistica utilizzata a Nettuno per mettere a segno l'omicidio, di ricostruire i movimenti del gruppo di fuoco e di comprendere quanto il territorio del litorale di Nettuno fosse nel mirino della criminalità organizzata di Afragola e Caivano che si stavano riorganizzando tramite Pellino per ridistruibire gli equilibri dello spaccio di droga su quella che è una delle piazze più importanti del napoletano come quella di Caivano".

TESTA DI PONTE - Modesto Pellino secondo gli inquirenti si era trasferito sul litorale laziale per svolgere la funzione di 'Testa di Ponte su Nettuno' e creare un "Reticolo di interessi per dare vita ad un modello di espansione degli interessi criminali dei vari clan che orbitano attorno ai Moccia".

OMICIDI A CAIVANO - Una indagine che gli agenti della DDA di Roma hanno operato assieme ad i colleghi di Napoli arrivando nel marzo del 2013 a sequestrare 4 pistole ed un fucile Ak 47 trovati nel giardino scolastico di un istituto di Caivano e pronti per essere utlizzati per fare fuori qualcuno.

Concorso in omicidio aggravato dall’art. 7 L. 203/91

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