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Cronaca

Cattura Johnny Lo Zingaro: Giuseppe Mastini tradito da un materasso

Evaso lo scorso 30 giugno dal carcere di Fossano l'uomo è stato seguito dagli investigatori che lo hanno poi bloccato nell'abitazione di alcuni parenti della compagna

Incastrato da un materasso. Così la polizia ha catturato il latitante Giuseppe Mastini detto Johnny Lo Zingaro, evaso il 30 giugno scorso dal carcere di Fossano (Cuneo) da cui si era allontanato per svolgere un lavoro all’esterno, in permesso premio. È stato rintracciato dagli uomini dello Sco (Servizio centrale Operativo), della Squadra Mobile di Cuneo, Lucca e Siena e da quelli del Nucleo investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria.

Nascosto in provincia di Siena

L’ergastolano si nascondeva in un appartamento di Taverne d’Arbia (Siena) dove gli agenti hanno fatto irruzione arrestandolo.  Gli investigatori, fin dall’inizio, erano sulle sue tracce e hanno ricostruito tutti gli spostamenti. 

Tradito da un materasso

Individuato a Pietrasanta, in provincia di Lucca, si è allontanato insieme alla sua compagna raggiungendo l’abitazione di alcuni parenti della donna in provincia di Siena che, per l’occasione, avevano acquistato anche un materasso nuovo. A questo punto gli investigatori sono entrati in azione sostituendosi ai corrieri ed hanno provveduto alla consegna del materasso e a far scattare il blitz.

Chi è Johnny lo Zingaro

Un personaggio, Johnny lo Zingaro, che tra gli anni '70 e '80 tenne in scacco Roma. Analfabeta, figlio di giostrai lombardi di etnia sinti, lo Zingaro è uno dei personaggi di spicco della criminalità comune romana. La sua "carriera" criminale iniziò ad 11 anni quando divenne noto alle forze dell'ordine perchè coinvolto in un furto e in una sparatoria con la Polizia. Il primo delitto che gli fu contestato è l'omicidio di Vittorio Bigi, autista di tram. Era il 1975. 

Le evasioni di Johnny lo Zingaro

Due, prima di questa, le clamorose evasioni di Johnny lo Zingaro: prima quella dal carcere di Casal del Marmo, poi la più complessa dal penitenziario sull'isola di Pianosa. Nell' estate del 1983 fu arrestato di nuovo, dopo una sparatoria con la polizia. Quattro anni più tardi per lui arrivò una licenza premio per buona condotta. Ma fu proprio durante questa licenza, nel febbraio 1987, che Mastini fu protagonista di sanguinose scorribande.

La resa di Johnny lo Zingaro

Johnny lo Zingaro, in una giornata che si concluse con la sua cattura e quella della compagna, Zaira Pochetti, impegnò le forze di polizia in una vera e propria caccia all'uomo: Mastini rubò diverse auto, rapinò benzinai, sequestrò una ragazza, Silvia Leonardi, sparò contro una pattuglia di agenti, uccidendo la guardia Michele Giraldi, ferì un brigadiere dei carabinieri, Bruno Nolfi. Ormai circondato da agenti e carabinieri si arrese nelle campagne di Mentana.

L'ombra di Johnny lo Zingaro sul delitto Pasolini

Johnny lo zingaro è stato inoltre indicato, seppure senza comprovati riscontri, come possibile complice dell'omicidio di Pier Paolo Pasolini. Secondo alcune piste investigative Pino Pelosi, ad oggi il solo condannato per la morte del poeta, non sarebbe stata l’unica persona presente all’Idroscalo di Ostia nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975. Oltre ai due fratelli Giuseppe e Franco Borsellino, l'ombra di un terzo uomo con gli inquirenti a concentrare i sospetti proprio sullo Zingaro. Mastini però ha sempre negato e smentito ogni accusa, ammettendo solo di aver conosciuto Pelosi durante la detenzione nel carcere minorile di Casal del Marmo. Tale inchiesta è stata archiviata dalla Procura di Roma nel 2015. Evaso lo scorso 30 giugno, Mastini è stato poi catturato nella giornata del 25 luglio. 
 

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