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Cronaca Torrevecchia / Via Mattia Battistini

Isis a Roma, tra bufale e psicosi altra giornata di allarmi bomba

Il venerdì di paura si è aperto con un pacco sospetto alla metro Battistini. In mattinata paura per la segnalazione di un uomo armato all'ospedale San Giovanni. Nel pomeriggio artificieri al lavoro sull'A1 e alla fermata Cornelia

La psicosi attentati ha ormai colpito la Capitale. E' stata un'altra giornata di segnalazioni e allarmi (falsi) quella vissuta a Roma. Forze dell'ordine impegnate su tutto il territorio, su tutti gli obiettivi sensibili, dalle metro, agli ospedali, dalle autostrade reali a quelle informatiche. Già perché ai tempi dei social e degli smartphone la paura viaggia anche sulla rete. Per informazioni chiedere a tutte le romane e ai romani che hanno ricevuto tra ieri e oggi il messaggio vocale di una donna che parla con la figlia Benedetta, in cui si parla di attentati a Roma e della necessità di chiudersi in casa. 

Di telefono in telefono, l'audio è finito all'orecchio del Premier Matteo Renzi che, nel corso della presentazione del restaurato Pronto soccorso del Santo Spirito, ha informato di aver chiesto provvedimenti severi nei confronti degli autori di questo scherzo. "E' procurato allarme", ha spiegato. La polizia postale indaga per risalire a chi ha registrato e diffuso il messaggio. Il possibile reato è appunto quello di "procurato allarme" e la pena prevista varia dai tre mesi ai 516 euro di multa. 

Reale invece è stato l'allarme scattato alle 7 di questa mattina alla metro Battistini. Qui, nei locali in uso al personale addetto alle pulizie, è stata segnalata una scatola incustodita. Tanto è bastato per far accorrere polizia e artificieri sul posto e per chiudere la metro da Battistini fino a Ottaviano. Stop di un'ora e mezzo, con Atac che ha fatto scendere in strada mezzi sostitutivi. Nel frattempo i rilievi hanno dato esito negativo. La scatola abbandonata era vuota e l'allarme quindi falso. 

Poche ore dopo, per la prima volta, l'allarme è scattato in un ospedale. Sono le 11 quando un medico riferisce di aver visto un uomo entrare in un reparto del San Giovanni con un qualcosa in braccio. "Correte, c'è un uomo con un fucile", la segnalazione. Sul posto accorrono 6 pattuglie della polizia e i carabinieri. Entrano nel nosocomio di via dell'Amba Aradam, lo ispezionano, ma dell'uomo armato nessuna traccia. La persona, che si suppone armata, viene reputata in fuga e viene diramata una nota in tutto il quartiere. Nel frattempo il medico viene ascoltato e racconta di aver scorto un uomo con in braccio qualcosa di somigliante ad un fucile. Niente di minaccioso, ma la paura ha fatto scattare l'allerta.

Nel pomeriggio la paura si sposta dalla Capitale all'autostrada A1, dove viene segnalata una valigia sospetta in un'area di servizio. Immediate le procedure di emergenza con artificieri e forze dell'ordine arrivate nel volgere di breve nell'area di parcheggio La Macchia, compresa fra le uscite Colleferro ed Anagni, nel frusinate. Terminate le procedure anche in questo caso, per fortuna, l'allarme è poi rientrato. 

Una paura costante con allarmi bomba che si sono susseguiti con il passare delle ore. A destare preoccupazione intorno alle 17:30 uno zaino sospetto rinvenuto nei pressi della stazione Cornelia della Linea A della metropolitana. Anche in questo caso la segnalazione ha determinato la chiusura della tratta sotterranea fra Battistini ed Ottaviano-San Pietro in entrambe le direzioni di marcia. L'allarme è rientrato poco dopo le 18:00. 

L’allarme è poi risuonato per un altro pacco sospetto alle 20:30 in piazzale Ostiense, a due passi dalla stazione metro della Linea B. Anche in questo caso sono intervenuti gli artificieri e le forze dell’ordine facendo rientrare poi l’allerta una volta terminati i controlli, risultati negativi. Per consentire le operazioni di controllo il servizio della Linea 3 del tram è stato limitato a piazza Albania, è stata chiusa via delle Cave Ardeatine, le linee 3B-30-83-280-719-769 deviate in viale Marco Polo e Linee 3B-83-280-719-769 limitate a piazzale Porta San Paolo.

Un venerdì di preoccupazione che segue la giornata di passione di ieri quando sono state diverse le segnalazioni di pacchi sospetti in tutta l'Urbe. Si inizia dalla fermata Lepanto della Linea A, poi è stata la volta di Fiumicino, dove gli artificieri della polizia sono poi intervenuti per un bagaglio abbandonato nella zona arrivi, sottostante al Terminal 3, non lontano dal parcheggio dei bus. Alle 16:20 due borse sospette hanno destato preoccupazione alla stazione Torre Gaia della linea C. Pochi minuti dopo era stata la volta, come oggi, della stazione Cornelia sempre sulla Linea A. 

Falsi allarmi che avevano cominciato a manifestarsi da mercoledì prima in via Vittorio Veneto, con una borsa sospetta segnalata ad una fermata dell'autobus, e poi vicino piazza San Pietro, a due passi da un'università di ispirazione cattolica, dove è stato richiesto nuovamente l'intervento degli artificieri. Pochi minuti dopo, ancora un altro intervento degli artificieri in via dell'Erba. In tutti i casi erano falsi allarmi bomba
 

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