rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

#iononsonotredicine, quando Roma si indigna contro chi la violenta

L'hashtag, lanciato da Davide Desario de Il Messaggero, condensa tutta la rabbia dei romani che in questi giorni vedono la loro città sepolta dai manifesti del consigliere Pdl

"Uno come te", firmato Giordano Tredicine. Roma è invasa dai manifesti del consigliere comunale del Pdl, diventato il simbolo del degrado dei manifesti abusivi. E, al tempo dei social network, è un hashtag a diventare tormentone: #iononsonotredicine. A lanciarlo il giornalista del Messaggero Davide Desario che per primo dal suo giornale ha denunciato la violenza inferta alla città dalla presenza di questi manifesti, in molti casi abusivi. Una violenza che fa il paio con quella dei camion bar, contro cui la rete romana da tempo combatte una dura battaglia, e di cui lo stesso Tredicine viene visto come il simbolo principale.  

Così, partendo dall'"uno come te", nell'hashtag #iononsonotredicine si condensa tutta la rabbia del cittadino Desario che poi è la rabbia del romano medio. Le parole, tratte dal suo articolo, ben raccontano l'indignazione di tutta la città per quell'"Uno come te": "Uno come me (ma credo anche uno come la maggior parte dei romani) non si sogna minimamente di violentare il decoro di questa città. Uno come me paga fior fior di euro all'Ama per tenerla pulita questa Roma. Uno come me spera che nel 2013 per comunicare la propria candidatura si utilizzi al posto di medievali manifesti la potenza di internet, la televisione, i giornali e comunque spazi regolari.
Uno come me si augura non tanto di vedere nei prossimi giorni qualche “pecetta” del Comune di Roma con la scritta affissione abusiva, ma che il sindaco di Roma, o qualcuno per lui, prenda le distanze e dia immediato ordine ad una squadra di rimuovere quelle vergogne. Questo, sì, sarebbe per Roma un risveglio davvero diverso".

iononsonotredicine su twitter l'indignazione dei romani

Un'indignazione che si è propagata su twitter, facebook, trovando sponda negli urban blog che da anni si battono contro lo scempio dei manifesti abusivi in generale e contro Tredicine in particolare. Da Malaroma a Romafaschifo, da Cartellopoli aDegradoEsquilino, è iniziata una guerra a colpi di foto, di tweet, post e link su facebook.

Un'indignazione cavalcata anche dal Movimento Cinque Stelle, sceso in strada con i suoi attivisti per ripulire i muri della città dai manifesti di Tredicine.

Noi di RomaToday proviamo a fare nostra la richiesta che viene da un nostro lettore che su Tredicine ha lanciato una petizione per chiedere ad Alemanno di non ricandidarlo. Ricordiamo infatti che è stato il sindaco stesso con un suo video a promettere e a chiedere di evitare i manifesti abusivi. Al primo cittadino, prima ancora che la petizione virtuale del nostro lettore (se volete potete firmarla qui), chiediamo semplicemente di dare seguito a quel video e di trasformare in fatti tutte le parole spese. Roma e i romani, tutti quelli che si offendono quando Tredicine insozza scrivendo "Uno come Te", lo chiedono a gran voce.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

#iononsonotredicine, quando Roma si indigna contro chi la violenta

RomaToday è in caricamento