Musicista pestato: dopo gli interrogatori convalidati i fermi e le accuse
Oggi gli interrogatori di garanzia per Carmine D'Alise e Christian Perozzi, accusati di tentato omicidio nei confronti di Alberto Bonanni. Convalidati i fermi in carcare
Oggi si sono tenuti nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di garanzia per Carmine D'Alise e Christian Perozzi, accusati di tentato omicidio nei confronti di Alberto Bonanni, il giovane musicista romano pestato a sangue la scorsa settimana nella Capitale. I due giovani, fermati alcuni giorni fa, hanno risposto di fronte al gip, Valerio Savio, che ha convalidato il fermo per entrambi. Emessa quindi contestualmente per i due arrestati, accusati entrambi di tentato omicidio aggravato, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere motivata dal pericolo di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato.
GLI INTERROGATORI - Carmine D’Alise, interrogato dal Gip, secondo quanto riporta l’Ansa avrebbe dichiarato: “Gli ho dato un calcio in faccia quando era già a terra e non l'ho mai preso a pugni. Poi sono scappato a nascondermi dietro un'auto e quando l'ho visto alzarsi per dare le generalità agli agenti sono andato via". Ha detto ancora il giovane, interrogato a Regina Coeli dove è detenuto, secondo quanto riferito dal suo legale: "Non volevo che succedesse tutto questo, sto pregando perché Alberto non muoia. La politica e il calcio non c'entrano nulla in questa storia."
Christian Perozzi, secondo l'Ansa, avrebbe invece dichiarato: “Siamo intervenuti per difendere Massimiliano, un amico pittore che abita a Monti e che stava litigando con quei ragazzi a via Leonina. Prima è partito Carmine (D'Alise, ndr) e poi sono intervenuto anche io con un altro amico per difenderlo".
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Sempre secondo la versione data da D'Alise, il gruppo di cui faceva parte il ragazzo dai capelli rasta e lo stesso Bonanni era composto da una decina di persone, tra cui anche delle donne. Secondo le testimonianze delle persone presenti, circa una trentina, uno degli aggressori indossava una maglietta bianca - si tratta di D'Alise -, un altro una maglietta arancione e il terzo ne aveva una verde. Quest'ultimo avrebbe dato dei pugni alla testa da dietro a Bonanni. Alcuni testimoni hanno fornito alla polizia video e foto dell'aggressione realizzati con i cellulari. Oggi gli agenti della squadra mobile hanno effettuato una perquisizione nelle abitazioni degli aggressori in cerca dei vestiti che indossavano sabato scorso.