Spari ed inseguimento al Prenestino: arrestato il secondo fuggitivo, era un latitante
Il ragazzo era ricercato perché deve scontare una condanna ad 1 anno e 7 mesi di reclusione
Si è chiuso il cerchio sull'inseguimento, con spari, avvenuto al Prenestino nel pomeriggio del 26 gennaio. Alle 15.30, due agenti del reparto Falchi della Questura di Roma, a bordo di una moto, avevano intimato l'alt ad una Chevrolet. Due le persone a bordo della vettura che non ha rispettato il segnale.
Ne è nato così un'inseguimento durante il quale sono stati esplosi due colpi di pistola in aria per intimidire i fuggitivi. In via Veroli i due hanno quindi abbandonato il mezzo. L'inseguimento è quindi proseguito a piedi. Gli agenti, seppur con molta difficoltà, hanno fermato subito il conducente della Chevrolet, mentre il ragazzo che era a bordo è fuggito tra la folla.
Il fermato, un 45enne romeno, è stato condotto in Questura e denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Gli investigatori hanno capito che il ragazzo fuggito era il figlio 17enne del conducente, il quale era ricercato perché deve scontare una condanna ad 1 anno e 7 mesi di reclusione.
Gli stessi agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del Reparto Volanti, hanno organizzato le ricerche del 17enne all'interno del campo nomadi di Villa Gordiani, lo stesso da dove era iniziato l'inseguimento. Il ragazzo, vistosi braccato, si è consegnato spontaneamente ai poliziotti.