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Cronaca

Colleferro: ancora allarme inquinamento e contaminazione

La Rete per la Tutela della Valle del Sacco: "Un membro del nostro direttivo, residente a 2 km dal Sacco, infatti, è risultato contaminato con un tasso di beta Hch dodici volte superiore alla media"

Si continua a parlare dell'inquinamento nella Valle del Sacco con la Rete per la Tutela della Valle del Sacco che pone quesiti sulle condizioni di vita dei residenti e sulle quantità e modalità di contaminazione di chi vive in queste zone e lo fa con un inquietante quesito: “Quanti abitanti della Valle del Sacco, residenti ad oltre un chilometro dal fiume, sono contaminati?”

La Rete per la Tutela della Valle del Sacco ricorda: "Le analisi del dipartimento di epidemiologia dell'Asl RmE concluse nel 2008 hanno riguardato solo i residenti entro 1 km dal fiume e hanno attestato il 55% di contaminazioni. Il fenomeno invece potrebbe essere molto più ampio. Un membro del nostro direttivo, residente a 2 km dal Sacco, infatti, è risultato contaminato".

Secondo Retuvasa il campione di popolazione che è stato analizzato "non è pienamente rappresentativo. E lo dimostra il fatto che un membro del direttivo dell'associazione, un uomo di mezza età residente da sempre a due chilometri dal fiume Sacco, nel centro cittadino di Colleferro, si è sottoposto volontariamente alle analisi ed è risultato contaminato con un tasso di beta Hch dodici volte superiore alla media nazionale ed europea. Il dato isolato ovviamente non prova nulla, ma suggerisce l'opportunità di acquisirne altri omogenei". "Per quanto riguarda il 55% dei contaminati residenti entro 1 km dal fiume - proseguono -, in certi casi il valore riscontrato è anche 50 volte superiore alla media nazionale ed europea. Quanto inciderà tale contaminazione sulla loro salute? Forse superfluo ricordare che secondo la scheda internazionale di sicurezza chimica gli effetti da esposizione al beta-HCH possono coinvolgere a breve termine il sistema nervoso centrale, a lungo termine sangue, fegato e reni, nonché provocare tumori. Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza influisca sulla riproduzione o lo sviluppo umano".

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