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Cronaca

Giudice dà ragione all'infermiera No vax: riammessa al lavoro con lo stipendio

La donna era stata sospesa dalla Asl Roma 6 a ottobre: si era rifiutata di sottoporsi a vaccinazione, obbligatoria per gli operatori sanitari, presentando il tampone

Torna al lavoro, anche se in via temporanea, l’infermiera Adele Passerini, dipendente della Asl Roma 6 sospesa a ottobre perché si è rifiutata di sottoporsi a vaccinazione anti Covid, obbligatoria - pena sospensione senza stipendio - per il personale sanitario.

Il giudice del Lavoro del tribunale di Velletri ha accolto il ricorso presentato dalla donna, firmando nei giorni scorsi un provvedimento che “ordina all’Asl l’immediata ricollocazione della ricorrente presso la Centrale Sats di Marino” e “l’erogazione dello stipendio a suo favore”. Per il giudice “la sospensione dal lavoro può costituire solo l’extrema ratio e un evento di portata eccezionale in un’azienda medio grande”. Passerini torna dunque al lavoro in attesa che la sua situazione venga affrontata nel merito nel corso di un’udienza fissata per il prossimo 7 dicembre, e nel frattempo le verranno accreditati anche gli stipendi non ricevuti durante in mesi di sospensione.

Un provvedimento potenzialmente in grado di creare un precedente non da poco, e che arriva nei giorni in cui il governo ha varato il cosiddetto “super Green Pass”, che estende l’obbligo della terza dose a tutti gli operatori sanitari a partire dal 15 dicembre, e che dal 6 dicembre verrà rilasciato solo per vaccinati e guariti pet accedere ad attività che sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.

“Con questo provvedimento viene riaffermato con chiarezza il diritto al lavoro a fronte di una sospensione che non può fare riferimento al diritto alla salute, visto che il Governo lo garantisce attraverso i tamponi. Abbiamo ravvisato un profilo di incostituzionalità relativo al decreto legge sul super Green Pass - spiega l’avvocato David Torriero, che assiste l’infermiera reintegrata - Analizzeremo la normativa per cercare di capire se va a sanare quel vuoto di cui abbiamo discusso in aula”. La vertenza dell’infermiera verrà affrontata in aula il prossimo 7 dicembre.

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