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Stupro Caffarella: c'è l'identikit dei due aggressori

Gli inquirenti sono riusciti ad elaborarlo grazie alla testimonianza della quattordicenne e del suo fidanzatino. A condurre le indagine è il pm, lo stesso che si è occupato dello stupro di Capodanno

Avrebbero le ore contate i due responsabili dello stupro di San Valentino al parco della Caffarella. Gli investigatori sono quasi certi si tratti di due romeni.

Dopo aver realizzato gli identikit dei due balordi, gli investigatori sarebbero in possesso di elementi determinanti per identificare gli autori dello stupro. Nelle prossime ore il fascicolo processuale potrebbe passare da ignoti a noti con le iscrizioni nel registro degli indagati dei due nominativi.

Alla identità dei due aggressori si è risaliti attraverso numerosi elementi tra cui anche tracce biologiche e la testimonianza di diverse persone. Il capo della squadra mobile Vittorio Rizzi, avrà oggi pomeriggio a piazzale Clodio un incontro con il pm Barba.

aggiornato alle ore 17.49


E'stata interrogata nuovamente ieri sera la quattordicenne vittima dello stupro al parco della Caffarella. La ragazzina, ancora sotto choc, ma sicuramente più lucida rispetto a sabato sera, è riuscita a fornire un identikit un po' più dettagliato dei due violentatori.

Gli investigatori sono sempre più convinti che a violentarla davanti al suo fidanzatino sedicenne siano stati due stranieri molto probabilmente due romeni. La polizia ha sentito prima della ragazzina anche il sedicenne e con l'aiuto degli psicologi, dei genitori, i ricordi dei due adolescenti hanno consentito di tracciare un profilo più preciso dei due aggressori.

Ad uno dei due aggressori, con grandi sforzi, i due ragazzini hanno tentato anche di dare un volto: lo hanno descritto alto, scuro, con i capelli lunghi e con un volto “da pugile”.

Per tutta la giornata di ieri gli agenti hanno battuto e setacciato palmo a palmo il Parco della Caffarella, e in particolare la zona teatro dello stupro repertando, con l'aiuto della scientifica" tracce che sono state definite "importanti". E come per lo stupro di Guidonia, con la cattura del branco formato da quattro romeni e da due fiancheggiatori loro connazionali, un aiuto decisivo per gli inquirenti potrebbe venire dalla traccia dei cellulari sottratti ai due ragazzi.

 Le indagini sulla violenza sessuale del Parco della Caffarella a Roma sono condotte dal pm della procura della Repubblica di Roma Vincenzo Barba. Si tratta dello stesso magistrato che fu al centro di polemiche nei giorni scorsi scaturite dalla scarcerazione di Davide Franceschini, il giovane accusato dello stupro della notte di Capodanno alla Fiera di Roma. Franceschini, su richiesta del pm venne scarcerato e venne emessa, su richiesta di Barba, dal gip Marina Finiti, la misura cautelare agli arresti domiciliari.



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