Via del Gazometro: dietro la rissa uno sguardo di troppo ad una cubista?
La ragazza sarebbe la fidanzata di un esponente di un clan romano del litorale. Ci sarebbe stato qualche apprezzamento di troppo e da lì la colluttazione. Oggi saranno interrogati i due feriti, Santocarlo e “Er Tapparella”
Molto probabilmente se ne saprà qualcosa di più oggi, quando saranno ascoltati “er tapparella” ovvero Massimiliano Lustri e Cesare Santocarlo, due dei tre feriti, le cui condizioni sono migliorate al punto da consentire di poter essere interrogati. Vincenzo Picchianotti invece è ancora in coma farmacologico nel reparto di rianimazione.
Saranno loro che dovranno chiarire i perchè della morte di “Franchino”, il soprannome di Bonavita in quel di Corviale. Nel frattempo le indagini della polizia sono proseguite ed hanno preso in esame alcune ipotesi a partire dalla pista legata ad una donna. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la jeep su cui sono stati visti fuggire alcuni partecipanti alla maxirissa sarebbe intestata all'esponente di un noto clan della zona del litorale romano. Sabato notte però al volante c'era il figlio, fidanzato alla cubista che lavora in un locale di Testaccio e che sarebbe all'origine della rissa.
Potrebbe essere stato infatti un apprezzamento di troppo verso la giovane a scatenare la violenta lite conclusasi tragicamente di fronte al bar Imperiale. Gli inquirenti però non tralasciano altre piste, a cominciare da quella legata al traffico di sostanze stupefacenti. Unica certezza appare il fatto che i tre feriti, così come il giovane deceduto, non fossero armati al momento della colluttazione.