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Cronaca Tor di Quinto / Via della Foce dell'Aniene

Mistero del piede mozzato, dal tatuaggio al dna: si indaga a tutto campo

La Polizia Fluviale scandaglia Tevere e Aniene. Al Gemelli le analisi del dna sull'arto ritrovato in via foce dell'Aniene. Intanto gli agenti cercano tra le persone scomparse e si muovono tra gli ambienti della tifoseria laziale

Viene battuto palmo a palmo il Tevere per trovare il cadavere dal quale sarebbe stato tranciato il piede trovato in via Foce dell'Aniene. Squadra Mobile, Commissariato Villa Glori, polizia Fluviale e polizia scientifica sono al lavoro per dare un nome a chi portava quel tatuaggio, "Oggi è un buon giorno per morire", impresso sulla caviglia. Una scritta che era il grido di battaglia del capo dei Sioux Oglala Tashunka Uitko meglio conosciuto come Cavallo Pazzo

Ad affiancare la frase, la scritta SS Lazio. Segnali che riconducono agli ambienti laziali. Così, mentre al Policlinico Gemelli ieri venivano effettuati gli esami del Dna, gli agenti hanno provato a risalire ai tatuatori ufficiali della tifoseria laziale. Sarebbero infatti solo due quelli 'autorizzati' a tatuare simboli legati ai colori biancocelesti. E da qui i poliziotti sono partiti per provare a capire chi possa celarsi dietro quella scritta. Una pista che potrebbe rivelarsi però inutile certo anche perché se la tifoseria autorizzata segue queste linee, non mancano i cosiddetti cani sciolti (la maggioranza) quelli cioè che decidono da soli da chi farsi marchiare il corpo con scritte e loghi legati alla Lazio. 

Così, contemporaneamente, gli investigatori si muovono scandagliando i profili delle persone scomparse di recente. Si cerca di capire se tra quelli di cui è stata denunciata la sparizione c'è qualcuno che possa corrispondere all'identikit di un tifoso e più in particolare qualcuno che ha impresso quel tatuaggio. 

Nella giornata di oggi poi le ricerche del corpo verranno estese dal Tevere all'Aniene. Per il punto in cui è stato trovato l'arto infatti è assai probabile che il corpo possa aver attraversato l'affluente del Biondo, fino a giungere alla zona di Tor di Quinto. 


 

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