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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Arresto Piccolo: nelle indagini spuntano cocaina e Casamonica

Si allargano le maglie dell'inchiesta che ha scosso il panorama politico romano. Alcuni contatti tra la famiglia nota alle cronache giudiziarie e l'autista ed ex vigile Fabio Finili rivelano nuove strade per i giudici

Cocaina e Casamonica. Il tramite l’autista. Proseguono a ritmi serrati le indagini che hanno portato lo scorso 13 luglio agli arresti domiciliari l’ex vicepresidente Pdl del consiglio comunale di Roma Samuele Piccolo. Un’accusa che parla di associazione a delinquere, appropriazione indebita, finanziamento illecito ai partiti e frode fiscale e che ha portato nel mirino dei magistrati altri elementi: con sette provvedimenti di custodia cautelare emessi (tutti per le stesse accuse) e tredici iscritti nel registro degli indagati. Fascicolo di 6mila pagine di documenti depositati al Tribunale del riesame dai procuratori aggiunti Alberto Caperna e Pierfilippo Laviani e i sostituti Paolo Ielo, Mario Palazzi e Barbara Sargenti che presenta l’invio di un’informativa all’anticrimine relativa ad un rapporto, intercettato telefonicamente, tra Fabio Finili, vigile urbano sino al settembre dello scorso anno ed autista di Samuele Piccolo ed altri appartanenti alla famiglia, ed Armando Casamonica per l’acquisto di alcune dosi di cocaina nel 2011.

19 APRILE 2011 - A rendere ancora più difficile la situazione di Samuele Piccolo un’altra telefonata fatta dallo stesso a Fabio Finili la notte del 19 aprile 2011. Intercettazione riportata da La Repubblica secondo la ricostruzione degli inquirenti: “Le argomentazioni delle telefonate e il fatto che Finili sia persona capace di reperire sostanze stupefacenti, può fare pensare che lo stesso possa far da tramite a Samuele e ad eventuali suoi amici (nelle telefonate il politico usa il plurale: "Facci uno squillo quando stai qua, scendiamo") per l'acquisto delle stesse". "Piccolo - si legge ancora nell'informativa - sembra avere grande stima e fiducia di Finili, tanto da avergli proposto dei soldi extra "in nero" per farlo continuare nel suo incarico, quando gli manifestava l'intenzione di tornare al suo vecchio incarico, di operatore del Git della Polizia municipale”.

L’AUTISTA DI PICCOLO - Fabio Finili che poco dopo il polverone ha raccontato ai PM i giri personali che Samuele Piccolo gli faceva fare, (con conseguente accusa di peculato per l’ex vicepresidente del consiglio), manifestando il malumore per quanto richiesto: "Le problematiche che attanagliano la figura di Finili sono quelle di essere costretto a svolgere compiti che non gli spetterebbe fare, come quelli di accompagnare Piccolo e i suoi familiari in attività non inerenti al lavoro di consigliere comunale". È lo stesso Finili a spiegarlo a un amico: "Significa andà a fà il filippino, Ste".  
 

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