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Cronaca

Chiusura San Raffaele: incontro in Regione per trovare una soluzione

Tavolo ieri tra i vertici dell'azienda sanitaria e gli uffici regionali competenti. La Regione: "L'incontro è stata l'occasione per chiarire l'esatta dimensione della questione"

Il ciclone lo ha annunciato la San Raffaele spa - Tosinvest comunicando "Il taglio di 400 posti letto e l'abbattimento del 25% delle tariffe col richiesto incremento di 300 unità lavorative". Gruppo dell'ospedale San Raffaele che il 9 agosto ha puntato il dito contro la Regione Lazio lamentando che "da 24 mesi la Giunta regionale non ci paga pur vantando nei confronti della Regione Lazio crediti per 250 milioni di Euro" e che gli acconti sono bloccati "da oltre 6 mesi". Quindi la risposta dell'amministrazione del presidente Renata Polverini: "Il Gruppo San Raffaele si inserisce e ha operato in tutti questi anni in un contesto sanitario che a inizio legislatura abbiamo trovato fortemente compromesso: oltre 10 miliardi di debito consolidato, un extra deficit di 1 miliardo e 600 milioni scovato ad una prima verifica dei bilanci e un disavanzo annuale di 1 miliardo e 470 milioni certificato ad oggi a 774.938 milioni soltanto grazie all'operato di questa Giunta. E' evidente che qualcosa in passato non ha funzionato a dovere. Nel merito di quanto affermato dal Gruppo, per quanto riguarda il Dca 62 citato si precisa che lo stesso è stato parzialmente annullato con sentenza del Tar Lazio, e che prima dell'intervenuto annullamento è stato comunque parzialmente attuato mediante l'attivazione della struttura San Raffaele Montecompatri".

INCONTRO - Questione che è stata discussa ieri pomeriggio presso la Regione Lazio in un incontro tra i competenti uffici regionali  ed i vertici del San Raffaele durante il quale il gruppo ha esposto le attuali problematiche finanziarie che sta attraversando. "L'incontro è stata l'occasione - spiega in una nota la Regione Lazio - per chiarire l'esatta dimensione della questione sollevata dalla struttura sanitaria, che pur non rientrando nelle competenze specifiche della Regione Lazio, è stata definita con maggiore precisione ed affrontata dai competenti uffici regionali al fine di supportare il gruppo nel complesso momento che sta attraversando. L'incontro si è concluso con la soddisfazione della azienda".

L'ATTACCO DI BROZZI - Faccenda che ha trovato il parere negativo del capogruppo regionale della Lista Polverini Mario Brozzi: "Il sedicente comitato in difesa del San Raffaele ha superato ogni limite. Sono anni che queste strutture sono in difficoltà e non certo a causa dell' amministrazione Polverini che da due anni sta lavorando per portare la sanità del Lazio fuori dal commissariamento. Gli insulti rivolti alla presidente e ai dirigenti regionali sono vergognosi, il comitato facesse il suo lavoro e non si occupasse del personale della Regione". "Gli uffici non hanno mai smesso di lavorare e i vertici del gruppo sistematicamente minacciano chiusure e licenziamenti. Il tempo delle vacche grasse in questa regione - ha concluso Brozzi - è finito, anzi non ci sono neanche più le vacche. Speculare sulla pelle di lavoratori e pazienti come si sta facendo è indecente. E' bene che qualcuno inizi a pensare al bene comune".
 

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