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Cronaca

Sfratti nella capitale: "Tsunami sociale ma non per il Prefetto"

Il sindacato di Unione Inquilini riferisce dell'incontro avvenuto con il Prefetto sul tema sfratti. "Impegni solo sulle dismissioni di enti previdenziali"

Più di 6 mila sfratti solo nel 2011. Un dato, quello romano, anticipato dal sindacato Unione Inquilini a giugno e poi pubblicato dal Ministero dell'Interno. Uno "tsunami sociale" che, a quanto riferito dalla stessa associazione non sembra aver trovato, almeno per il momento, delle risposte adeguate negli interventi promessi dalle istituzioni. Il risultato dell' incontro del sindacato con il Prefetto della capitale pare non essere stato risolutivo, almeno secondo quanto riferito da Unione Inquilini.

“Per il Prefetto di Roma gli sfratti non sono una questione da affrontare, emergenza per lui sono i mutui per le dismissioni. Una posizione miope e inconcludente. Altrettanto grave l’impertubabilità di Regione, Provincia e Comune". Così esordiscono i membri del sindacato e così dichiara l'avvocato Guido Lanciano: “Nella riunione abbiamo affermato con forza la necessità di procedere alla sospensione degli sfratti, problema che non può essere affrontato solo in termini di ordine pubblico. Gli sfratti devono essere affrontati con interventi programmatori che garantiscano il passaggio da casa a casa".

Quindi, stop alle operazioni forzose e via all'individuazione di abitazioni di appoggio per le famiglie costrette a lasciare il tetto. Questo quanto richiesto da Unione Inquilini, ma non solo. Sospendere gli sfratti fino al 31 dicembre 2012 sì ma anche istituire un tavolo "che verifichi le modalità di esecuzione degli stessi".

E poi l'immediato blocco "di tutte le vendite decise da Comune, Regione e Provincia, e il monitoraggio di tutto il patrimonio pubblico individuando gli immobili vuoti o in degrado che possono essere utilizzati per il passaggio da casa a casa"."Per fare questo ovviamente - continua Unione Inquilini - non possiamo avere la pistola alla tempia delle esecuzioni forzose e quindi vanno sospese. Infine visto che il Sindaco ha più volte detto che ci sono 35 mila case di social housing a portata di mano chiediamo che queste siano le prime ad essere utilizzate" per ospitare le famiglie sfrattate.

Conclusioni "deludenti" insomma. "Il Prefetto - riassume il sindacato - si è limitato a prendere impegni solo sulle dismissioni di enti previdenziali, nel chiedere agli enti locali un fondo a sostegno dei mutui e un incontro all’Abi per la ricerca di mutui accessibili. Per quanto riguarda gli sfratti il Prefetto, oltre a dire di non essere in grado di procedere a iniziative come quella di Firenze, si è impegnato soltanto a richiedere al Tribunale una attenzione agli sfratti per finita locazione".

E quelli per morosità? "Consideriamo assolutamente grave che il Prefetto non li abbia considerati e non abbia lasciato alcuno spazio a proposte innovative che tentino di affrontare la questione. Quello che più sconcerta da parte del Prefetto di Roma è che sembra che per la sua visuale la questione emergenza casa (termine assolutamente improprio) sia ascrivibile al solo ambito, pur importante e che va affrontato, delle dismissioni di enti. Oltretutto non si capisce perché non possa fare quanto deciso dal Prefetto di Firenze".
 

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