La Nomentana come un cimitero, l'emergenza sul tavolo del Prefetto: da gennaio sono 95 gli incidenti
I dati riferiti all'intera consolare nel tratto di competenza della polizia locale. Nel tratto più centrale due incidenti mortali in pochi mesi. I residenti chiedono gli autovelox che presto potrebbero diventare fissi
Sulla Nomentana all'incrocio con via di Sant'Agnese i fiori, ancora freschi, segnalano l'ultima vittima, la giovanissima Elena Baruti. Viaggiando verso Porta Pia, all'intersezione con via Lazzaro Spallanzani, il muro di villa Torlonia è diventato l'altare per ricordare Francesco Di Terlizzi, morto ormai quattro anni fa. Nello stesso punto, a settembre 2020, perse la vita Serena Greco. Poche centinaia di metri più avanti, all'incrocio con viale Regina Margherita gli amici di Luis Figueroa, morto in un incidente il 7 febbraio scorso, ogni fine settimana ricordano il loro amico davanti ad uno striscione contornato da lumini.
Via Nomentana è un cimitero a cielo aperto e nel post lockdown che ha visto un'impennata di incidente stradali, è diventata un po' il simbolo di questa drammatica mattanza. Una strada della morte su cui i residenti chiedono interventi. La presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, appellandosi al ministero dell'Interno, ha chiesto di intervenire: "Autovelox, tutor, telecamere sono tutte proposte da percorrere e praticare, come quella degli attraversamenti rialzati, per indurre gli automobilisti alla riduzione della velocità. Alcune di queste azioni purtroppo oggi non sono realizzabili, visto che via Nomentana è classificata come una strada di Grande Viabilità".
E proprio la Nomentana nella giornata di venerdì ha tenuto banco in Prefettura, nel corso di un osservatorio sulla sicurezza stradale. Una riunione indetta per valutare le problematiche legate alle riaperture e alla sicurezza stradale. Analizzati i dati, grossa attenzione è stata posta sulla sicurezza della Nomentana.
La polizia locale di Roma Capitale ha presentato i dati. Dal 1 gennaio al 18 maggio di quest'anno su tutto il tratto di competenza della polizia locale, quello da porta Pia fino a oltre il raccordo, sulla Nomentana si sono registrati 95 incidenti. Di questi 56 non hanno fatto registrare feriti. Per il resto feriti in 38 casi e in uno, un esito mortale. Dati della polizia locale ai quali si sommano i rilievi dei carabinieri, come nel caso del mortale del 7 febbraio in cui è morto Luis Figueroa.
A preoccupare è soprattutto il tratto più centrale, quello del secondo municipio. Secondo i dati della polizia locale dal 2015 ad oggi all'incrocio Nomentana-Regina Margherita sono morte due persone. All'incrocio con via Spallanzani i morti sono invece due, Di Terlizzi nel 2017 e Serena Greco nel 2020. All'incrocio con via Reggio Emilia è invece morto Tommaso Mossa mentre attraversava la strada.
Prendendo in considerazione gli ultimi 6 anni, dal 2015 al 2020, sull'intera Nomentana sono state 18 le vittime di incidenti stradali. A questi vanno aggiunti quelli del 2021. Come detto però scorrendo i dati la Nomentana non crea, all'interno della Polizia Locale, più preoccupazione di altre strade trafficate. I dati infatti raccontano come dal 2015 al 2020 sia la Colombo a far registrare il maggior numero di vittime, 29, seguita dalla Casilina, 28, e dalla Tiburtina 23. E dalla Polizia Locale fanno notare come il trend degli incidenti, anno dopo anno, risulti in diminuzione. Nel 2019 furono 393 i sinistri, 250 nel 2020 e il trend attuale appare in linea.
L'attenzione però sulla Nomentana è elevata e come si è evidenziato ieri in Prefettura è pronta ad innalzarsi. Se infatti la strada è inserita tra quelle fatte oggetto di controlli con autovelox mobili, presto tali strumenti potrebbero diventare più frequenti, se non fissi.