Quattordici morti sul lavoro nei cantieri laziali nel 2008, "e già due quest'anno. La morte di Rodolfo Ruggeri ripropone il problema delle stragi silenziose". Lo scrive in una nota il segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio Sandro Grugnetti. "Lo ripetiamo ancora una volta”, aggiunge Grugnetti, “la strada maestra per evitare queste stragi è quella di portare la cultura della sicurezza all'interno dell'impresa. Le cause sono sempre le stesse: norme sulla sicurezza carenti e spesso inesistenti; assenza dei controlli; precarietà dei rapporti di lavoro".

La Fillea Cgil di Roma e Lazio, conclude il segretario generale, "si sta battendo per porre come priorità la lotta al lavoro nero ed il diritto alla salute dei lavoratori e chiede l'aumento delle ispezioni ancora insufficienti per fungere da deterrente. In un anno viene ispezionato solo un esiguo numero di cantieri".

Solidarietà alla famiglia Ruggeri è stata espressa anche dall'assessore  regionale al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio Alessandra Tibaldi che ha aggiunto: “ Quello della sicurezza sui luoghi di lavoro è un tema su cui da sempre l'amministrazione regionale rivolge una particolare attenzione. Ricordo a questo proposito che per potenziare l'azione di contrasto agli incidenti e morti sul lavoro la regione Lazio ha stanziato 15 milioni di euro fino al 2010”.

Aggiornato alle 11.00 del 10-02-2009

Stava effettuando dei lavori nel cortile della scuola elementare Giuditta Tavani Arquati, a lungotevere della Farnesina. Un operaio di 43 anni, Rodolfo Ruggeri è morto cadendo da una scala.

Chiamati dal personale della scuola hanno accertato i medici del 118 non hanno potuto far altro che accertare il decesso.