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Giovedì, 18 Aprile 2024
Incidenti stradali Ostia Antica / Via Ostiense

Addio al compagno Roberto Ribeca, la sinistra piange l'ex presidente della Circoscrizione di Ostia

Insegnante in pensione aveve fondato il circolo Enrico Berlinguer. La tragedia sulla via Ostiense

Ostia e la politica romana piangono il compagno Roberto Ribeca, morto la sera di domenica in un incidente stradale sulla via Ostiense. 72 anni da compiere il prossimo mese di luglio, Ribeca era stato insegnante di scienze e matematica oltre ad essere presidente negli anni '80 dell'allora XIII Circoscrizione di Ostia. 

La tragedia stradale è avvenuta alle 23:00 di domenica 28 aprile nella zona di Ostia Antica quando la Fiat Punto condotta dall'ex minisindaco di Ostia si è scontrata frontalmente con un Fiat Ducato guidato da un cittadino romeno di 43 anni, rimasto anch'egli gravemente ferito e poi risultato positivo all'alcol test. L'autista del furgone è stato poi denunciato per omicidio stradale, con l'aggravante della guida in stato di ebbrezza. 

Da sempre attivo politicamente sul territorio del litorale romano e di Fiumicino, alla notizia della morte di Roberto Ribeca sono stati centinaia i messaggi di ricordo e cordoglio per l'ex minisindaco dell'attuale X Municipio Mare. 

"Questa mattina ci siamo svegliati con una notizia terribile e inaspettata che mi ha lasciato sgomento: la scomparsa di Roberto Ribeca, avvenuta nella notte a seguito di un incidente stradale - lo ricorda il Sindaco di Fiumicino Esterino Montino -. Roberto era un amico e un compagno da lunghissima data. E' stato un politico e un amministratore appassionato ed onesto. Presidente della circoscrizione di Ostia negli anni '80 e militante del PCI di cui era stato segretario per il litorale, era conosciuto e stimato da tutti per il suo impegno e la sua passione".

Roberto Ribeca 1-3

Un lungo post quello del Primo Cittadino del Comune aeroportuale: "Da sempre fautore dell'autonomia di Ostia da Roma, era venuto qualche settimana fa in Comune da me per parlarmi della sua idea di un Comune del Litorale romano. La sua perdita è per me motivo di profondo dispiacere e dolore come amico e come politico - conclude Montino - . Ai suoi figli Vania e Giulio, a suo genero Roberto Saoncella che è anche il mio capo di gabinetto, ai suoi nipotini, all'ex moglie, all'attuale compagna, a tutta la sua famiglia vanno le mie più sincere condoglianze".

A volerlo ricordare anche i compagni dello Spazio Berlinguer Ostia Lido X Municipio, di cui Ribeca era stato fondatore e coordinatore: "Questa notte ci ha lasciati Roberto Ribeca in un tragico e fatale incidente. Molti di voi, sicuramente lo conoscevano, altri conoscevano il suo lavoro, conoscevano questo Spazio che lui ha creato -e donato- insieme a tanti altri Compagni. Se ci si parlava, era impossibile non ragionare. Se ci si parlava, era impossibile non imparare qualcosa. Se ci si parlava, era impossibile non litigarci. Se ci si parlava, era impossibile non riderci e sorriderci insieme".

Proprio per ricordare il compagno Roberto il Circolo Berlinguer ha deciso di incontrarsi nel pomeriggio nello stesso circolo di via Celli: "L'umorismo, le competenze, i suoi pensieri, i valori, le analisi politiche ed i suoi sorrisi c'erano sempre e comunque:  come un "HASTA LA VICTORIA", SEMPRE e comunque. Il dolore umano e politico che ora proviamo è grande, immenso, ma c'è una cosa che Roberto sapeva -e ripeteva- ad oltranza, una parola facile tra le migliaia complicate che conosceva e sfoderava con estrema nonchalance: unità. Per affrontare la Politica, la Vita, momenti dolorosi come questo, è l'unione, la vicinanza che sa darci coraggio. Molti di noi sentono l'esigenza di stare vicini in questo momento, ma anche senza dire niente, senza poter dire niente, stasera alle ore 18 ci incontreremo a Spazio Berlinguer. Lui era, è, sarà, la nostra Forza, è stato la nostra Speranza: noi dovremo essere la sua".

Dolore per la perdita del 71enne anche da parte del Circolo Sandro Pertini di Sinistra Italiana IX Municipio: "Lo ricordiamo con affetto e con grande rispetto. Era un compagno di grande capacità ed umanità ed aveva ricoperto nella sua lunga esperienza politica anche il ruolo di Presidente della Circoscrizione XIII. Sempre impegnato nella ricerca dell'unità della sinistra e di nuove forme di impegno e coinvolgimento politico, da ultimo con l'esperienza feconda di "Spazio Berlinguer", aveva fatto tesoro della sua attività professionale come insegnante e manteneva una grande attenzione ai giovani e alla loro partecipazione. Ci mancherai profondamente, caro compagno".

"Siamo sgomenti dalla notizia dell'improvvisa scomparsa di Roberto Ribeca e ci stringiamo forte alla sua famiglia - lo ricordano dal Pd Roma del Municipio X - . Roberto era una persona onesta e leale, un amico, un compagno vero e una guida per molti di noi. Con lui se ne va un pezzo di storia della sinistra del nostro territorio. Amante della politica, ha sempre portato avanti le battaglie per il territorio e per la giustizia sociale con tenacia e passione. Ciao compagno Ribeca, che la terra ti sia lieve".

Da fine il lungo pensiero di Lorenzo Proia,  Responsabile Giovani e Addetto Stampa di ‘Spazio Berlinguer': "La terribile scomparsa avvenuta questa tarda notte del compagno Presidente Roberto Ribeca mi ha sconvolto. Posso dire che si trattava di un uomo straordinario, che avevo potuto conoscere a fondo, oltre che per la nostra collaborazione politica a partire da settembre, quando aveva creduto in me dandomi alcuni ruoli in ‘Spazio Berlinguer, soprattutto per il suo contributo in apparenza modesto ma nei fatti importante per ‘Acilia Partigiana’ e per ‘Progetto Duranti’". 

"Mi raccontò infatti del padre, Giulio Remo Ribeca, deportato a Mathaüsen e poi arruolatosi con l’Esercito Statunitense una volta evaso coraggiosamente; della madre, infermiera di guerra friulana, Anna Castellani; del fratello della madre partigiano delle Brigate Garibaldi del Partito Comunista Italiano – PCI, Secondo Castellani. Era un uomo legato a un profondo amore per due cose - lo ricorda ancora Lorenzo Proia - per quanto l’ho conosciuto io almeno: in primis la vicinanza e la passione per i rioni popolari, da lui sempre sostenuti nelle rivendicazioni e nei bisogni sino all’ultimo e in secundis per il legame forte con l’eredità di quel PCI, soprattutto quello di Enrico Berlinguer, amava infatti dire di essersi ‘fermato al 1984’, a una politica che mettesse il ragionamento prima della contesa elettorale. Era insomma un amico del popolo e un amico degli intellettuali, doti rare che me lo fecero politicamente sempre apprezzare". 

"Nella pratica il suo impegno per mantenere una Sezione, un Circolo, nel centro di Ostia, ormai unico a Sinistra in quest’area in cui abbiamo il Governatorato e la sua lucidità sull’ineluttabilità della società multi-etnica, ne facevano una risorsa davvero preziosa tanto come ‘militante’ quanto come ‘pensatore’. Se ne è andato un intellettuale, ma anche un uomo di Resistenza: non a caso il Partigiano Bruno Peverini - conclde Proia - ultimo ancora tra noi del nostro territorio, è stato il primo a chiedermi dei funerali. Ciao professore”. 

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