Omicidio stradale ad Ostia. L'uomo di 40 anni al volante della Nissan Pulsar che si è scontrata con una moto Honda Mc 700, a bordo della quale si trovava la studentessa americana di 23 anni morta a seguito delle ferite riportate, è risultato positivo al test della droga. Residente della provincia di Roma, è stato arrestato e si trova ora ai domiciliari.

L'incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 16 ottobre. La giovane era stata portata all'ospedale Grassi di Ostia, ma pochi minuti dopo il suo arrivo in pronto soccorso il suo cuore ha smesso di battere. Al volante del mezzo a due ruote un suo amico, un romano di 20 anni. Il ragazzo, trasportato al Sant'Eugenio in codice giallo, è stato già ascoltato dagli agenti del X gruppo Mare. Nelle prossime ore verrà nuovamente sentito. 

La sua testimonianza, come quella di altre persone che hanno assistito al drammatico scontro avvenuto, sarà importante per ricostruire la dinamica dell'incidente mortale. Stando a quanto si è appreso, la Nissan Pulsar e la moto Honda si sono scontrate sul lungomare Caio Duilio, all'altezza dell'incrocio con piazza Sirio. Le condizioni della studentessa sono apparse subito molto gravi.

L'abuso di droga da parte del conducente, reso noto nel pomeriggio di lunedì, è stato accertato in ospedale dove l'uomo è stato condotto ieri sera insieme con la moglie, alla quale sono stati affidati i due figli, illesi. La famiglia era tutta a bordo della Nissan. I vigili urbani di Ostia hanno sequestrato i veicoli coinvolti nello scontro e stanno cercando di determinare se ci sono telecamere di vigilanza utili che potrebbero aver ripreso quanto accaduto.

Non è escluso che il quarantenne al volante possa aver passato l'incrocio con il semaforo rosso. Una ipotesi che chi indaga starebbe valutando. La studentessa americana è la terza vittima della strada in tre giorni, dopo Gabriele Regini e  Antonio Mazzone.