A Roma un incidente mortale ogni due giorni, 15 le vittime dall'inizio dell'anno
La tragedia di Tor Lupara ha riacceso il dibattito sul tema della sicurezza stradale
Strade come cimiteri. E' un bollettino di guerra quello delle vittime della strada. Quindici morti in incidenti stradali dall'inizio di questo nuovo anno. Una media di una vittima ogni due giorni. Un gennaio nero a Roma e provincia, tinto di sangue. A riaccendere il dibattito sul tema della sicurezza stradale la tragedia di Tor Lupara, dove sono morti cinque giovani ragazzi. La Capitale e la provincia ma non solo, la strage silenziosa infatti riguarda tutto il Paese. Secondo i dati Istat e Aci in Italia si muore di più che in Germania, Regno Unito e Spagna. Le cause principali sono distrazione, mancato rispetto delle norme e velocità eccessiva. E c'è un altro aspetto molto spesso taciuto: sulle nostre strade ci sono troppe auto.
Roma maglia nera nel Lazio
Amare classifiche, dove Roma risulta essere la maglia nera del Lazio, complice anche ll territorio vasto. Le oltre 100 persone decedute sulle strade del comune della Capitale e della sua provincia nel 2022, gli oltre 70 incidenti al giorno e un tasso di mortalità di 4,4 ogni 100mila abitanti fanno di Roma la Capitale dell’in-sicurezza stradale. Numeri che confermano lo scenario pre-Covid quando Roma era già in cima alla classifica delle città più pericolose per pedoni, scooteristi e automobilisti, con 132 morti nel 2019. Dati che confermano come la maggior parte degli incidenti avvengano nei centri urbani.
La mappa delle strade più pericolose
Proprio l'Aci ha infatti stilato - in relazione al 2021 - una mappa delle strade più pericolose di Roma e provincia. Triste primato spetta al Grande raccordo anulare (539 incidenti nel 2021), ci sono la via Casilina con 174 sinistri e l'Aurelia con 119. A seguire ci sono la Pontina con 111 e la via Flaminia con 106 incidenti. Seguono Ostiense e Nettunense. Nell'amaro elenco anche via Cristoforo Colombo, via Laurentina, via Tiburtina, via Cassia, via Olimpica, il lungomare di Ostia e la via Nomentana, dove la notte di venerdì sono morti i cinque giovani di Fonte Nuova.
La tragedia di Tor Lupara
Ultime vittime della strada, come detto, i cinque giovani amici che hanno perso la vita dopo che la vettura sulla quale viaggiavano sulla via Nomentana si è ribaltata più volte. Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti avevano solo 22 anni, mentre Giulia Sclavo e Flavia Troisi non avevano nemmeno compiuto la maggiore età, morte a sole 17 anni. Assieme a loro, in sei su una Fiat 500 omologata per quattro, un sesto giovane, unico sopravvissuto allo schianto, seppure in condizioni gravissime dopo il trasporto d'urgenza in ospedale, dove si trova ancora in prognosi riservata. Un incidente mortale in relazione al quale stanno terminando gli accertamenti i carabinieri della compagnia di Monterotondo. Verosimile, per quanto sta emergendo dalle prime testimonianze, che i giovani fossero stati fino a notte inoltrata in uno dei locali di Fonte Nuova prossimi al teatro della tragedia ed abbiano percorso la via Nomentana nel centro urbano di Tor Lupara a velocità elevata prima di perdere il controllo dell’auto.
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Morti per investimenti
Incidenti autonomi e scontri fra veicoli, ma non solo. Ad aumentare la triste conta dei morti sulle strade anche i pedoni. Quattro quelli deceduti dopo essere stati investiti sulle strade della Capitale dall'inizio di questo 2023. Ultima in ordine di tempo Lorena Mora Narvalez morta venedì al policlinico Tor Vergata dove era stata trasportata d'urgenza dopo essere stata investita da un'auto 24 ore prima a Torre Angela. Incidente di via di Torrenova di giovedì mattina che seguiva di poche ore un altro investimento, sempre con esito mortale. La tragedia nel tardo pomeriggio del 25 gennaio sulla via Casilina, in zona Centocelle. A perdere la vita sul colpo un pedone di 64 anni - Gabriele Bianchi - deceduto sul colpo dopo essere stato travolto da una moto Honda 750 condotta da un 21enne romano, rimasto anch'egli gravemente ferito e trasportato d'urgenza all'ospedale San Giovanni in gravi condizioni. Il 12 gennaio a perdere la vita a soli 21 anni era invece stato Lorenzo Moi, investito da un bus sulla via del Mare.
Il tragico venerdì romano
Pedoni morti sul colpo ma anche dopo aver lottato fra la vita e la morte. Come nel caso di Said Abdel Malak Saad Shawky, il fioraio di 63 anni del Quartiere Africano travolto da un'auto lo scorso 29 dicembre mentre attraversava sulle strisce pedonali poco distante dall'esercizio commerciale che gestiva nel II municipio da anni. Sessantatre anni, il cittadino egiziano morì il 13 gennaio, dopo due settimane di ricovero in prognosi riservata, al policlinico Umberto I di Roma. Tredici gennaio dove fu amara la conta delle vittime della strada. Un tragico venerdì. Tre le vittime sulle strade in poche ore: Emmanuel Edagha, giovane ingegnere di 31 anni morto dopo che la moto che stava guidando impattò violentemente con un'auto sulla via Ostiense. Roberto Cosi, agente penitenziario morto dopo essere uscito fuori strada con la sua auto sulla via Trionfale, ad Ottavia. Ed infine un automobilista di 46 anni, deceduto dopo che la Jeep Renegade impattò contro uno dei piloni dell'ex Laurentino 38, in viale Ignazio Silone, a Fonte Ostiense.
La mappa delle strade più pericolose di Roma
Tre morti nei primi dieci giorni del 2023
Ad aprire il tragico bollettino di questo nuovo anno era stato uno scontro tra due auto, avvenuto in via di Casal del Marmo il primo giorno di questo 2023. A perdere la vita un uomo di 76 anni alla guida di una Fiat Panda. Tragico destino che ha accompagnato anche Alex Tursi, operatore socio sanitario di 44 anni, morto in una carambola avvenuta il 7 gennaio sull'autostrada A12 Roma-Civitavecchia. Poi l'11 gennaio, quando a morire fu Michele Mosca, coinvolto in un incidente autonomo su via di Tor Vergata, dove la Smart che stava guidando si è schiantata contro un palo dell'Acea non lasciando scampo al 59enne. Venerdì altre sei vittime, che hanno riacceso il dibattito sul tema della sicurezza stradale.