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Giovedì, 18 Aprile 2024
Incidenti stradali

Incidenti, 9 morti in 40 giorni: dopo il lockdown le strade di Roma tornano cimiteri

Mattia Roperto e Diego Celkupa sono le ultime due giovani vittime a Roma. Il sindacato Sulpl - Diccap critica la gestione della sicurezza stradale del Campidoglio

Mattia Roperto, 14 anni, e Diego Celkupa, che avrebbe dovuto festeggiare 20 anni il prossimo agosto. Solo loro due le ultime giovani vite spezzate sulle strade di Roma. Ragazzi morti in circostanze diverse, nel giro di pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. Le loro drammatiche storie hanno riacceso il faro sul tema della scarsa sicurezza stradale sulle strade della Capitale.

Tanti sono gli elementi che vanno analizzati. Dall'abuso di cellulari al volante e alle alte velocità delle auto. L'acceleratore pigiato sentendosi un po' come "fratellì", il rapper 1727wrldstar Algero Corretini protagonista del video tormentone che racconta come una grave infrazione stradale non può mai essere un esempio da seguire. Poi ci sono le denunce, quelle dei cittadini raramente ascoltati.

Nel X Municipio denunce mai ascoltate

Nel X Municipio di esempi recenti che ne sono due: uno è quello di via Ostiense, la strada dove perse la vita Elena Aubry. Qui, proprio per evitare alcune radici mai tolte da quel drammatico incidente avvenuto nel 2018, due auto si sono scontrare frontalmente causando un ferito.

Senza appello, invece, la storia dell'Infernetto, quella di Mattia Roperto appunto, il 14enne investito e ucciso in via Cilea da un 22enne risultato positivo alla cannabis. Nove mesi per del tragico incidente dell'8 giugno, l'associazione 'Infernetto Attivo' aveva scritto, senza ottenere risposta, alla mini sindaca Giuliana Di Pillo e agli assessori Bollini e Ieva, per chiedere la messa in sicurezza della strada

La critica del sindacato dei vigili

E che le strada della Capitale siano pericolose lo sottolinea anche Stefano Giannini, segretario del sindacato Sulpl di Roma: "Ci risulta avere asfaltato mille milioni di strade chiamandole nuove, ma in realtà sono le stesse identiche degli anni 50 e 60. Senza alcuna modifica strutturale che consentisse l’abbattimento delle velocità di percorrenza. Non ci risulta che abbia definito tutta Roma come una zona 30. Non ci risulta alcuna protezione passiva delle aree pedonali devastate dalle soste lamierate. Se quest'anno avremo una riduzione degli incidenti stradali, stabili a 30000 da 4 anni consecutivi, lo dovremo solo e soltanto al COVID19. Per la sicurezza stradale a Roma il COVID19 sarebbe sicuramente un ottimo sindaco".

Una critica, neanche troppo velata, al Campidoglio e alle strade nuove, con tanto di hashtag, della Giunta a 5 Stelle. Nel frattempo, però, si continua a morire. L'ultimo incidente mortale è avvenuto nella notte dell'11 giugno, in via Tuscolana. Diego Celkupa ha perso il controllo della sua Smart schiandosi contro un muro: non ce l'ha fatta. Gravissimo un suo amico. Quella del ragazzo che avrebbe dovuto festeggiare 20 anni il prossimo agosto è la nona morte negli ultimi 40 giorni. 

Incidenti stradali a Roma: 9 morti in 40 giorni 

Dopo il lockdown il bilancio è stato nero. Giovanni Pala, 56 anni, è stato ucciso stava percorrendo via di Boccea in bicicletta per far ritorno a casa della madre, dove si era trasferito per passare insieme la quarantena.

Il 14 maggio un'anziana è stata investita e uccisa in via Delia, a La Rustica. Quattro giorni dopo un incidente mortale sul Raccordo Anulare e il 20 maggio una schianto fatale in via Alberto Ascari, a Roma 70.

Il giorno dopo, invece, in viale Regina Elena un tunisino di 60 anni, fu travolto da un'Alfa Romeo Mito mentre si trovava a bordo strada. Il 24 maggio ancora una tragedia sul Gra, con una donna morta, nella notte del 26 maggio nella zona della Borghesiana, un 46enne ha perso la vita sulla via Casilina. Sette vittime alle quali si aggiungono le ultime due, Mattia e Diego.

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