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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali Infernetto

Mattia Roperto morto investito a 14 anni: l'ultimo giorno di scuola, poi la tragedia. Salvi i suoi amici

L'automobilista di 22 anni che ha investito e ucciso Mattia Roperto in via Cilea, all'Infernetto, la notte scorsa, è risultato positivo all'esame tossicologico

L'Infernetto è sotto choc, in lutto per la morte di Mattia Roperto, investito e ucciso a 14 anni mentre stava attraversando le strisce pedonali, con gli amici, in via Cilea. L'automobilista della Peugeot che lo ha centrato mortalmente, un ragazzo 22 anni, è risultato positivo all'esame tossicologico ed è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale: dopo l'impatto è stato stato portato via dall forze dell'ordine per evitare il linciaggio.

La dinamica

Drammatica la ricostruzione della dinamica dell'incidente fatta dalla Polizia Locale. Secondo quanto si apprende ad attraversare la strada erano otto adolescenti che si erano incontrati per festeggiare l'ultimo giorno di scuola, erano sulle strisce pedonali quando è giunta la Peugeot verde scura. Due sono riusciti ad evitare la macchina, Mattia purtroppo no: è stato colpito e scaraventato a diversi metri di distanza. Fatale l'impatto a pochi metri dell'istituto Mozart. 

Chi era Mattia Roperto

Il giovane studente aveva solo 14 anni e ne avrebbe compiuti 15 a ottobre. Viveva con la sua famiglia non lontano dal luogo dell'incidente e, appunto, stava tornando a casa dopo essere stato a cena con gli amici di scuola.

Mattia, che aveva anche un fratello più piccolo, frequentava la prima liceo al Democrito di Casal Palocco. Un primo anno strano, con scuola da remoto per il coronavirus.

Il dolore della famiglia

Immediatamente dopo la tragedia, un cumulo di amici (quelli che hanno assistito alla scena) e residenti si sono riversati in strada. Quindi sono arrivati i genitori di Mattia. Le urla disperate dei familiari davanti al corpo steso sotto il lenzuolo bianco hanno riecheggiato per ore.

La mamma, sorretta da parenti e amici, ha ricordato quando poco prima aveva salutato il figlio prima di uscire, gli aveva raccomandato di stare attento. Una drammatica notizia che in poche ore ha fatto anche il giro del web. "Sono scesa di corsa perché abbiamo sentito un rumore assurdo - racconta una residente sui social - Qui corrono tutti, di notte ma anche di giorno".

Il quartiere sotto choc

Il quartiere dell'Infernetto è sotto choc. "Mattia non è solo un nome scritto sui sui giornali. Mattia è un ragazzo meraviglioso, intelligente, dolcissimo. Mattia è il figlio di due genitori stupendi, è il fratello di un bambino eccezionale. Mattia è uno di noi e io non riesco a smettere di piangere e non riesco ancora a crederci", scrive Daniele R. Mony M. aggiunge: "Non oso immaginare la famiglia di questo povero ragazzo. Vorrei solo mettermi a disposizione per qualsiasi cosa dovesse servire. So bene non é nulla di fronte a tanto dolore ma essendo mamma mi sento tanto vicina a questi poveri genitori".

I messaggi sui gruppi 'Infernetto Casalpalocco e dintorni' e 'LiberaMente - Infernetto e Dintorni' sono centinaia e sono molti che, oltre le condoglianze, chiedono più sicurezza stradale.

"Sono preoccupata e spaventata per il bene nei nostri figli che percorrono abitualmente, anche in bicicletta, le strade dell'Infernetto. Bisogna risolvere per sempre il problema di chi percorre queste strade come fossero un circuito di formula uno", scrive Sara N.. Qualcuno suggerisce una raccolta firme per chiedere la realizzazione di dossi, dissuasori anti velocità, o magari di una rotatoria. 

Il Codacons

Sul caso è intervenuto anche Carlo Rienzi, presidente del Codacons: "Con la ripresa degli spostamenti dei cittadini le strade di Roma tornano ad essere un 'far west', dove i limiti di velocità e le regole del Codice della strada vengono sistematicamente ignorate. Una situazione che diventa particolarmente pericolosa di notte, quando nella capitale regna l'anarchia più totale, grazie alla carenza di controlli e posti di blocco e all’assenza delle forze dell’ordine lungo le strade. Ribadiamo ancora una volta la necessità di incrementare i controlli stradali specie nelle ore notturne, attraverso posti di blocco e pattuglie, e installare strumenti come autovelox e tutor nelle strade a scorrimento veloce, allo scopo di ridurre l'incidentalità e garantire il rispetto delle regole".

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