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Incidenti stradali

Turiste travolte e uccise da pirata della strada, identificato un uomo: era fuggito a piedi

Jessy Dewildeman e Wibe Bijls erano da poco arrivate nella capitale per una breve vacanza

Svolta nelle indagini sull'invesimento mortale che è costato la vita a Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, le due turiste originarie del Belgio morte nella notte di sabato a Roma, a Tor Cervara. È al vaglio degli inquirenti la posizione di un uomo di 40 anni che sarebbe fuggito dopo averle investite, uccidendole.

Le due giovani, secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale che indaga, sono state travolte mentre si trovavano sulla bretella della A/24 ed erano scese da una auto ncc per prestare soccorso dopo un incidente che ha causato due feriti gravi. L'uomo, la cui posizione è all'attenzione delle forze dell'ordine, dopo aver investito le due ragazze sarebbe fuggito a piedi, ma è stato rintracciato nella serata di ieri.

È stato denunciato per omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. È stato messo a disposizione della magistratura. La procura sul caso ha aperto anche un fascicolo. Nei confronti dell'uomo non è escluso che potrebbero essere ulteriori provvedimenti da parte dell'autorità giudiziaria.

Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, secondo quanto ricostruito, erano da poco arrivate nella capitale per una breve vacanza. Avevano trascorso la giornata di sabato nel frusinate con alcuni amici e conoscenti. Stavano per raggiungere il loro albergo a Roma, ma lì non sono mai arrivate. Insieme al conducente ncc che le accompagnava, si sono fermate per prestare soccorso ad altre persone coinvolte in un precedente incidente.

Sono entrambe scese dalla vettura e pochi istanti dopo sono state falciate dall'auto guidata dal quarantenne poi fuggito. Le due ragazze sono volate a diversi metri di distanza. Sono morte sul colpo. Sul profilo Instagram di Jessy ci sono le ultime storie in evidenza intitolate "Rome": il viaggio in aereo, la strada verso Ferentino per le gita di un giorno e un video ai Musei Vaticani. Poi il buio. Nelle prossime ore sono attesi i risultati dell'autopsia.

L'avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus (Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità) e tra i promotori della legge sull’omicidio stradale, commenta così la tragedia: "Ancora una volta un caso di pirateria stradale. Il fenomeno non sembra diminuire nonostante la legge sull’omicidio stradale, perché purtroppo tale fenomeno è anche legato alla mancanza di un’educazione stradale che cerchiamo da anni di portare nelle scuole. Gli interventi a spot della nostra associazione negli istituti non possono essere sufficienti".

"Ora ci auguriamo almeno di trovare un giudice che applichi il massimo della pena previsto, ovvero 18 anni di reclusione, perché uccidere due giovani ragazze che si erano fermate a prestare soccorso e fuggire implica un’applicazione severa della legge. Peraltro si tratta inevitabilmente di un caso di rilevanza internazionale, nel quale l’Italia deve mostrare sia di essere capace di applicare correttamente la normativa, sia di essere in grado di proteggere i turisti che la visitano, come nel caso delle due povere vittime belghe", ha coluso.

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