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Investita e uccisa da un taxi in via dei Fori Imperiali: i ciclisti chiedono giustizia

A perdere la vita Eva, 28enne di Brno, ma da anni residente a Roma. I fatti risalgono ad una settimana fa. Eva ha lottato in ospedale, ma non ce l'ha fatta. La rabbia dei cicloamatori esplode sul web. Oggi e domani due manifestazioni

Foto di Eva tratta dal blog www.ciclistica.it
Sono le 2 della notte tra giovedì 29 e venerdì 30 ottobre. Eva, 28enne ragazza di Brno, viene travolta da un taxi in via dei Fori Imperiali mentre sta tornando a casa con la sua bicicletta. Dopo alcuni giorni di lotta tra la vita e la morte in ospedale, Eva è morta, ennesima vittima della strada, tra il silenzio dei mezzi di informazione, ma non quello dei ciclisti romani.

Associazioni e blog di cicloamatori sono infatti in mobilitazione per ricordarla e per chiedere giustizia per lei, oltre che maggiore sicurezza per tutta la categoria. Così oggi alla nuova Ciclofficina Centrale a Monti alle 19.30 e domani sera al Colosseo, sono previste due manifestazioni che si annunciano molto affollate.

Sul blog Ciclistica.it è montata la protesta, oltre che per l'incidente, le cui responsabilità sono in corso d'accertamento, anche per la mancata assistenza fornita ai genitori di Eva accorsi dalla Repubblica Ceca. Eva era infatti una ragazza di Brno nella Repubblica Ceca, aveva 28 anni e da anni viveva a Roma. “Recentemente”, racconta un amico sul blog, “aveva espresso il desiderio di tornare a casa per un pò, le mancava”.

Un amico di Eva sul blog ha lasciato un suo ricordo: “Se a 28 anni vai al lavoro in bicicletta e di notte percorri via dei Fori Imperiali per tornare a casa non crederai mai che all'improvviso un taxi  ti piombi addosso come un missile. Sono anni che ti sposti in bicicletta in questa folle e splendida città. Tante volte ti è capitato di sentirti in pericolo circondata da automobili e scooteroni. Hai visto negli occhi quelle persone che guidano con rabbia e violenza. Nella vita sembrano persone affidabili ma quando posano le mani sul volante e il piede sull’acceleratore cambiano.

Li vedi quando non rispettano la precedenza agli incroci, attraversano con il rosso i semafori, non si fermano davanti ai pedoni che attraversano sulle strisce, si lanciano a tutta birra nonappena vedono un po’ di strada libera, parcheggiano in doppia fila o sul marciapiedi, aprono gli sportelli senza prima guardare dietro. Tutto per recuperare qualche minuto in più per una vita persa in mezzo al traffico. Spesso ti sei ritrovata a difendere con le unghie e con i denti il tuo diritto ad esistere sulla strada con la tua bicicletta senza alcun motore oltre la forza muscolare. Ma una vigliaccheria del genere non te l’aspettavi proprio. Non ce l’aspettavamo noi. Essere travolta alle spalle da un’automobile su via dei Fori Imperiali ti sorprende. Vogliamo la verità e la giustizia per Eva!”


L'associazione BiciRoma,  a cui aderiscono oltre 4.700 persone, lancia un appello al Sindaco di Roma Gianni Alemanno “affinché tuteli quei cittadini che la mobilità sostenibile la praticano già quotidianamente ed il cui numero è in costante crescita”.

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