E’ rimasta quattro ore da sola prima che qualcuno si fermasse a prestarle soccorso. Quattro ore sotto al sole di agosto, ferita e con un ematoma al volto ed uno al petto causato dall’impatto con l’airbag dopo che l’auto che stava conducendo è finita prima fuori strada e poi contro un albero. Ad accorgersi della donna, attivando le procedure di emergenza ed accertandosi dello stato di salute della signora, i Volontari Protezione Civile Tivoli Associazione Radio Soccorso che l’hanno notata intorno alle 16:00 mentre erano al lavoro per l’avvistamento di incendi nel territorio. L’incidente nella tarda mattina di ieri 13 agosto sulla strada provinciale MonteRipoli (Sp53a), a Tivoli. 

QUATTRO ORE DA SOLA - Secondo quanto riferito dalla donna ai volontari ed ai soccorritori, intorno alle 12:00 di ieri mattina stava percorrendo la strada Monte Ripoli a bordo della sua Fiat 600 quando ha perso il controllo della stessa finendo la sua corsa contro un albero. Ferita ed impossibilitata ad uscire da sola dalla macchina, la donna, una 65enne residente nella vicina La Botte, ha dovuto attendere quattro ore (intorno alle 16:00) prima che i volontari della Protezione Civile di Tivoli le prestassero i primi soccorsi per poi lasciarla nelle mani dei soccorritori ed andare a spegnere l’ennesimo incendio nella vicina Tivoli Terme. 

TRASPORTATA IN OSPEDALE -  Rassicurata dai primo soccorritori, la 65enne ha riferito loro di aver visto quattro o cinque auto passare senza che nessuno si fermasse. Allertata la Sala Operativa Regionale, su strada Monte Ripoli sono quindi arrivati gli agenti della polizia municipale di Tivoli e l’ambulanza del 118 che ha trasportato la donna all’ospedale tiburtino dove è stata medicata dai medici del San Giovanni Evangelista. 

NESSUNO SI E’ FERMATO - Secondo quanto si apprende, dal racconto della ferita, in quel tratto sarebbero passate almeno 5 auto. Nonostante fosse il 13 agosto la Sp53a, oltre che collegare Tivoli a San Gregorio Da Sassola ed i Comuni della Valle dell'Aniene e dei Monti Prenestini, è comunque molto percorsa dalle vetture sia per la presenza di una piattaforma per il lancio del parapendio ma anche per la vicinanza con una clinica privata dove si recano anche in questi giorni familiari ed amici dei pazienti, con l'incidente avvenuto poco distante dalla struttura sanitaria. Ad aggravare il mancato senso civico di ieri, il fatto che la strada secondaria sia piena di curve e non larghissima, quindi percorribile a velocità moderate. Pertanto gli automobilisti di cui ha parlato la ferita difficilmente non hanno visto un'auto contro un albero con dentro una persona, ed hanno tirato dritto.