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Incidenti stradali

Incidente Daniel Guerini, le auto coinvolte sotto esame per ricostruire la dinamica

Prosegue l'inchiesta sulla morte del giovane calciatore della Primavera della Lazio. Nel registro degli indagati, aperto per omicidio stradale, sono iscritti il conducente della Mercedes Classe A e l'amico della vittima, al volante della Smart ForFour

Proseguono le indagini sulla morte di Daniel Guerini, il giovane calciatore della Primavera della Lazio morto in un tragico incidente stradale avvenuto il 24 marzo sulla Togliatti.

Aperto ufficialmente il fascicolo per omicidio stradale, dove sono scritti i nomi dei due indagati - il conducente 67enne della Mercedes Classe A e quello dell’amico di Guerini, il 18enne che guidava la Smart ForFour che ha impattato contro l’altra auto - adesso entrano in gioco i consulenti tecnici, incaricati di ricostruire l’esatta dinamica dello schianto.

Nel mirino ci sono innanzitutto le due auto: è stato accertato che la Smart è andata a sbattere contro la Mercedes all’incrocio con viale dei Romanisti e si è ribaltata, ma non è chiaro come l’impatto sia effettivamente avvenuto. E così i consulenti tecnici, sia quelli dei due indagati sia quello del procura, dovranno analizzarle e riconoscere tra segni e ammaccature il “disegno” dell’incidente che ha causato la morte di Daniel a soli 19 anni.

Incidente Daniel Guerini, a che punto sono le indagini

I primi ad analizzare la Mercedes e la Smart saranno proprio i consulenti nominati dai due indagati, mentre proseguono le indagini del pm Francesco Minisci, determinato a capire se la velocità cui procedevano le due auto e lo stato dell’asfalto possano (e quanto) avere avuto un ruolo nell’incidente.

L’amico di “Guero” ha sempre assicurato di avere tenuto una velocità nei limiti la notte dello schianto - va ricordato che la Togliatti è una strada a lunga percorrenza dove non si dovrebbero superare i 70 km/h - mentre parecchio si è discusso su una buca che sarebbe stata riempita pochi giorni dopo l’incidente.

Anche i filmati delle telecamere di sorveglianza potrebbero aiutare a fare chiarezza, anche se è stato appurato che non erano puntate sul luogo dell’impatto. La comparazione delle immagini di diverse postazioni potrebbe però aiutare a capire a che velocità andavano le due macchine.

Diversi insomma i nodi ancora da sciogliere per attribuire eventuali responsabilità, mentre la famiglia e gli amici di Guerini, mamma Michela e papà Danilo in primis, provano a fare i conti con il vuoto immenso lasciato dal giovane calciatore, i cui funerali sono stati celebrati lo scorso 1 aprile.

“Oggi è il primo aprile e vorrei che qualcuno mi urlasse che sono uno scemo e che ci sono cascato in questo bruttissimo scherzo - era stato il commiato di Luca Antonini, procuratore del giovane calciatore - Ancora non mi sembra vero. Invece oggi ti salutiamo..ma non per sempre..Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”.

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