Sono 60 i feriti sul bus finito contro un albero. Le tre ipotesi al vaglio per l'incidente della via Cassia
Resta in osservazione in ospedale il conducente del 301. Negativi i test su alcol e droga. Aperti due fascicoli d'indagine, uno interno ad Atac ed uno da parte della Procura di Roma
No era né ubriaco né drogato l'autista Atac che conduceva il bus della linea 301 schiantatosi contro un albero sulla via Cassia, a Roma nord intorno alle 9:00 di mercoledì 16 ottobre. Hanno infatti dato esito negativo i test alcolemici e tossicologici eseguiti sul conducente 40enne dell'azienda dei trasporti pubblici romana che si trova ancora in osservazione all'ospedale Santo Spirito di Roma dove è stato trasportato dall'ambulanza del 118 dopo essere rimasto ferito in seguito all'incidente stradale.
Resta ora da comprendere cosa abbia determinato l'uscita di strada del mezzo pubblico che, dopo essere salito con la ruota anteriore destra sul marciapiede all'altezza del civico 481 della via Cassia, a Tomba di Nerone, si è schiantato violentemente contro un albero. Un malore alla guida, una distrazione dovuta ad un presunto utilizzo del telefono cellulare, senza escludere un guasto meccanico al bus o un problema al sistema frenante dello stesso.
Sono diverse le ipotesi al vaglio degli agenti del XV Gruppo Cassia della Polizia Locale di Roma Capitale, coordinati dal dirigente Ugo Esposito, che dopo aver sentito diversi testimoni stanno terminando di ascoltare altri passeggeri che si trovavano a bordo del 301.
Sono due le indagini aperte: una interna di Atac e quella della Procura di Roma. Il procuratore aggiunto, Nunzia D'Elia e il pm Gennaro Varone, hanno disposto inoltre una perizia per verificare lo stato del mezzo pubblico, nel frattempo sequestrato. Indagato dalla Procura con l'accusa di lesioni, l'autista verrà interrogato dai magistrati per riferire sull'accaduto.
Bus contro albero: le immagini del 301 dopo l'incidente
Per ricostruire la dinamica dell'incidente bisognerà comunque attendere l'esito delle perizie tecniche sul mezzo e sui cellulari e avere anche un quadro clinico completo dell'autista per poter escludere un eventuale malore.
Importanti elementi arriveranno una volta terminati gli accertamenti sui due telefoni cellulari sequestrati all'autista 40enne, quello privato e quello di servizio. Proprio i tabulati telefonici e la messaggistica dei due telefonini daranno infatti una prima importante risposta per il proseiguo delle indagini della Polizia Locale.
Sono infatti discordanti le testimonianze riferite agli inquirenti da parte dei passeggeri che si trovavano sul bus al momento dell'incidente stradale. Alcuni di loro hanno infatti riferito di aver visto il conducente utilizzare il telefono mentre altri hanno riferito di averlo visto perdere i sensi poco prima dello schianto contro l'albero. Resta ora da valutare l'attendibilità delle loro testimonianze, anche considerando il fatto che il 301 al momento dell'impatto (alle 9:00 del mattino) era pieno di passeggeri con quelli che si trovavano nella parte posteriore che difficilmente possono aver visto quanto stesse accadendo nella cabina di guida.
Lesioni comunque, non lesioni gravi, questa l'ipotesi di reato sulla quale la Procura ha aperto il fascicolo d'indagine, in quanto tra i feriti trasportati in ospedale (31 quelli accompagnati dalle ambulanze del 118 nei vari nosocomi romani), nessuno supera i 20 giorni di prognosi. Numero dei feriti che, come spesso accade nel corso degli incidenti che riguardano mezzi pubblici, è aumentato nel corso delle ore di mercoledì, arrivando sino al numero di circa 60 (molti dei quali presentatisi spontaneamente nei vari pronto soccorso nel corso della giornata di ieri).
Oltre a contusioni varie ed escoriazioni, diversi passeggeri sono rimasti feriti dai vetri dei finestrini del bus scoppiati nel momento dell'impatto fra il bus e l'albero con le schegge che hanno colpito soprattutto i passeggeri che si trovavano nella parte anteriore del 301.
Nel dettaglio quattro passeggeri (tre in codice giallo ed uno in rosso) sono stati trasportati al Policlinico Universitario Agostino Gemelli; tre all'ospedale Villa San Pietro (due in codice rosso uno in giallo); quattro al Policlinico Umberto I (due in codice rosso, altrettanti in codice giallo ed uno in codice verde); sette all'ospedale Fatebenefratelli (quattro gialli e tre in codice verde); due all'ospedale Santo Spirito (un codice giallo ed un codice rosso); due all'ospedale San Filippo Neri (un giallo ed un rosso); quattro feriti all'ospedale Sant'Andrea (due in codice rosso, uno in giallo ed uno in verde); ultimi due feriti dei 29 sono infine stati trasportati all'ospedale San Giovanni Addolorata (un codice giallo ed un codice verde); con altri due (per un totale di 31) trasportati poi all'Aurelia Hospital (uno in codice giallo ed uno in verde).
Nove passeggeri sono stati trasportati in diversi ospedali in codice rosso ma non erano in pericolo di vita. Secondo quanto si è appreso dal 118 i codici rossi riguardavano persone che erano nella parte anteriore del mezzo, che in ospedale sono state successivamente sottoposte a esami strumentali. Nessuno di loro ha subito compromissione dei parametri vitali.
Dunque un doppio filone d'indagine, quello della Magistratura ed uno interno all'Azienda dei Trasporti Pubblica Romana: "Atac - comunica l'azienda in una nota - ha subito attivato un'indagine interna per accertare le ragioni del grave incidente che stamani ha coinvolto un bus della linea 301 lungo la via Cassia, provocando il ferimento di alcune persone. L'azienda sta accertando i fatti accaduti, anche ai fini dell'individuazione di eventuali profili di responsabilità, e si scusa con i passeggeri coinvolti".
Intanto, da quanto si apprende, è stato abbattuto l'albero contro il quale si è schiantato il bus, in quanto rimasto pericolante dopo essere stato centrato violentemente dal 301.
A difendere l'autista Claudio De Franscesco, segretario generale della Faisa Sicel. Intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: "Riguardo l’incidente sulla Cassia, una testimone ha detto di aver visto l’autista addormentarsi. “L’autista è un ragazzo modello, ha un curriculum aziendale perfetto, alcool test e droga test sono risultati negativi. Crediamo che qualcosa di strano sia accaduto, aspettiamo delucidazioni da parte degli inquirenti. Hanno preso il cellulare per controllare se era al telefono. La cosa importante è che lui e i passeggeri stiano bene. I turni di 6 ore e mezza di guida sono massacranti. E’ scientificamente provato che un autoferrotranviere di Roma che lavora 10 anni rispetto a uno di Milano è come se avesse lavorato 5 anni di più, considerando le condizioni. Hanno aumentato i carichi di lavoro e vediamo cosa ne verrà fuori”.