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Cronaca Garbatella / Piazza Marco da Tomba

Morì in un incidente a Garbatella: "Voglio la verità su mio figlio"

Luca Rosati, 21 anni, è morto lo scorso 24 dicembre in un incidente stradale avvenuto in piazza Tomba. Sulla dinamica del sinistro sono in corso delle indagini. Il racconto della madre

Una tragedia sulla quale forse, a distanza di sei mesi, è bene tornare. Un incidente, avvenuto lo scorso 24 dicembre in piazza della Tomba, che ha visto la morte di Luca Rosati, giovane 21enne della Garbatella, deceduto dopo aver preso, con un'Alfa Romeo 156, una fila di dieci auto parcheggiate. Al di là delle poche righe girate a mezzo stampa, la madre della vittima, Rossana Mastromarino, ci racconta di un'indagine in corso, seguita dal Pm Stefano Rocco Fava, per chiarire la dinamica del sinistro e di una serie di "incongruenze" che sarebbero emerse dai verbali delle forze dell'ordine e dalla documentazione del 118.

Prima l'orario. "Luca non è morto alle 4:30 del mattino - ci racconta la donna - ma, come riportato sul verbale della municipale, tra le 3:50 e 3:55”. Poi la dinamica. “Sempre dai verbali emerge che ufficialmente Luca ha fatto tutto da solo. Ma c'è un testimone, il cui racconto è agli atti dei magistrati, dice che la polizia lo stava inseguendo con quattro pantere. In effetti - continua la madre - al momento del sinistro le volanti erano sul posto ma, stando a quanto dichiarato sempre sul verbale dei vigili urbani, erano lì per caso, passavano per rientrare in caserma e, notando il sinistro, si sarebbero fermate". Se tra verbale e testimonianze c'è questa incongruenza, la mamma di Luca evidenzia altre "stranezze" nei minuti successivi all'incidente.

"Secondo quanto scritto sul certificato di intervento della Centrale Operativa Ares - spiega Rossana - il 118 avrebbe ricevuto una telefonata di richiesta soccorso alle 4:11, fatta dal 115 allertato dalla centrale di polizia". Sì, i vigili del fuoco, “che però, non essendo sul posto, non sapevano quasi niente dello stato di salute della vittima”. A testimoniarlo ci sarebbero delle telefonate registrate e, la mancanza di informazioni in mano ai vigili, spiegherebbe perché l'ambulanza “è arrivata in codice giallo” e quindi “senza medico a bordo”.

“Perchè la polizia ha passato la telefonata ai pompieri”? Si chiede la madre. L'ambulanza intanto parte e, secondo quanto riportato nel certificato di intervento, “arriva sul posto alle 4:18 e chiama l'Ares per dichiarare la morte di Luca alle 4:32”. “Decisamente troppo tempo” secondo Rossana che dichiara esserci un testimone certo dell'arrivo dei soccorsi alle 4:27 , “aveva il telefono in mano e se lo ricorda bene”.

"In tutto questo - prosegue la signora - i tabulati telefonici riportano un'altra telefonata fatta dalla centrale di polizia ai vigili del fuoco, allertati precedentemente, in cui si chiede di non intervenire più perché Luca è stato già tirato fuori dalle lamiere”. “Cosa non vera – dice la madre – e infatti le fotografie dimostrano che mio figlio è rimasto dentro la macchina”. Le indagini sono in corso e i documenti che abbiamo citato sono al vaglio degli inquirenti. E mentre la giustizia fa, si spera, il suo corso,la madre del 21enne, si è rivolta a noi per far sapere che, forse, esiste un'altra, possibile, verità.

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